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Rosiglitazione: la simg avverte di non sospendere la terapia nei diabetici

Diabetologia Redazione DottNet | 29/09/2010 15:46

Attenzione a non interrompere la terapia nei pazienti con diabete. E' l'appello della Societa' Italiana di Medicina Generale (SIMG) dopo l'annuncio dell'EMA (European Medicines Agency) di sospensione dell'autorizzazione all'immissione in commercio dei farmaci contenenti rosiglitazone, utilizzati nelle persone con diabete mellito. Studi britannici e americani hanno infatti dimostrato un aumentato rischio di eventi cardiovascolari nei malati trattati con questa terapia.

 

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'Intendiamo fornire ai cittadini, ai pazienti, ai medici di famiglia e a tutti gli operatori della sanita' uno strumento di supporto alle decisioni cliniche da assumere dopo la sospensione dell'impiego di questo farmaco - spiega il dott. Claudio Cricelli, presidente della SIMG -. Perche' la continuita' del terapia e' essenziale in questo tipo di malati'. Ecco i consigli pratici elaborati dalla SIMG: i medici non devono piu' prescrivere nuove terapie a base di rosiglitazone; i pazienti che stanno attualmente assumendo questo farmaco (anche in associazione) devono essere convocati al piu' presto per discutere i trattamenti alternativi adatti alla loro situazione clinica; i malati non devono sospendere autonomamente l'assunzione di farmaci contenenti rosiglitazone fino a che non ne abbiano discusso col proprio medico curante, per evitare pericolosi aumenti della glicemia. Maggiori informazioni sul sito SIMG www.simg.it. Da considerare poi che vi sono valide alternative per continuare a mantenere i pazienti in compenso metabolico: la scelta dipendera' dalla situazione metabolica e clinica individuale. 'I dati provenienti da studi clinici, osservazionali e meta-analisi - continua il dott. Cricelli - hanno confermato un possibile aumento del rischio di cardiopatia ischemica associata all'uso di rosiglitazone. Da qui la decisione dell'EMA di sospenderne la commercializzazione'  Rosiglitazone era gia' ristretto ad una seconda linea di trattamento e controindicato nei pazienti con cardiopatia ischemica ed insufficienza cardiaca (in atto o pregressa) a causa del frequente riscontro di ritenzione idrica tra gli effetti collaterali. Per commentare clicchi qui.

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