Dabigatran etexilato 150 mg assunto due volte al giorno è l'unico anticoagulante di nuova generazione, approvato per la prevenzione dell'ictus nella fibrillazione atriale che ha dimostrato di essere superiore a warfarin ben controllato (mediana del tempo nel range terapeutico TTR 67%5,6) nel sistema di analisi definito "intention to treat" (ITT). Questi risultati sono emersi da RE-LY, uno studio PROBE (prospettico, randomizzato in aperto con valutazione in cieco dell'endpoint), che ha messo a confronto i due differenti dosaggi di dabigatran etexilato, inibitore diretto della trombina (110 mg e 150 mg per due volte al giorno per via orale).
Il disegno dello studio prevedeva la somministrazione "in cieco" dei due differenti dosaggi di dabigatran (i pazienti e i clinici non sapevano quali pazienti erano trattati con dabigatran 150 mg e quali con dabigatran 110 mg) e in "aperto" la somministrazione di warfarin (i pazienti e i clinici sapevano quali pazienti erano trattati con warfarin) con aggiudicazione degli eventi per tutti e tre i gruppi dei pazienti in trattamento "in cieco", ovvero gli esaminatori non sapevano che farmaco assumessero i pazienti al momento della valutazione degli eventi occorsi durante il periodo di osservazione previsto dallo studio. Le nuove conclusioni sono significative perché warfarin, che finora ha rappresentato lo standard terapeutico, e' noto per la sua interazione con numerosi farmaci, tra cui molti comuni trattamenti metabolizzati dal Citocromo P450.
Bibliografia
Shimoli V. et al. Cost-Effectiveness of Dabigatran for Stroke Prophylaxis in Atrial Fibrillation. Circulation. 2011;123:2562-2570
Avorn J.Cost-The Relative Cost-Effectiveness of Anticoagulants. Obvious, Except for the Cost and the Effectiveness. Circulation. 2011;123:2519-2521.
Via libera da Aifa, riduce i sintomi intestinali senza l'uso di steroidi
Lo studio sperimentale di fase III è stata la più ampia sperimentazione sulla fibrosi polmonare idiopatica (IPF) ad oggi mai condotta, in corso presso circa 400 centri e in oltre 30 Paesi
Lo rivela la prima analisi globale sull'argomento pubblicata sulla rivista The Lancet e condotta dal Global Research on Antimicrobial Resistance (Gram) Project
La dose giornaliera del farmaco contro il diabete ha preservato la cognizione e ritardato il declino di alcuni tessuti
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