Pazienti, famiglie e medici possono tirare un sospiro di sollievo. Il provvedimento presentato dal Governo che prevede una 'corsia preferenziale' per l'approvazione di farmaci innovativi nel campo dei tumori e delle malattie rare, dovrebbe evitare un doloroso paradosso previsto da una legge dello scorso anno che poteva portare addirittura i malati a dover pagare di tasca propria farmaci dal costo di decine di migliaia di euro.
I farmaci, ha spiegato il ministro Beatrice Lorenzin illustrando l'iniziativa, possono essere messi in commercio a pagamento subito dopo l'approvazione delle autorita' europee, in attesa dell'autorizzazione dell'Aifa che li rende a carico del Servizio Sanitario Nazionale. Questo ha creato una 'finestra' in cui le terapie approvate possono essere acquistate dai singoli ospedali, che pero' non sempre lo fanno, oppure addirittura dagli stessi malati, con una spesa estremamente onerosa per le famiglie. ''In base all'emendamento - ha spiegato Lorenzin - l'Aifa è tenuta a esaminare i dossier con assoluta priorità e a chiudere l'iter entro 100 giorni''. Il problema, che nasce da un provvedimento dell'allora ministro Bladuzzi varato nel 2012, era stato sollevato qualche giorno fa dalle associazioni di pazienti. ''Noi avevamo scritto al ministro una lettera in cui facevamo presente la questione - spiega Francesco De Lorenzo, presidente dell'Associazione Italiana Malati di Cancro (Aimac) e della European Cancer Patient Coalition -. Il termine di 100 giorni indicato dal provvedimento invece è congruo per riuscire a contrattare un prezzo giusto senza causare disagi troppo forti. Questa vicenda dimostra che le associazioni di pazienti fanno richieste compatibili con la situazione, e che la collaborazione con le istituzioni funziona, ed è un ottimo metodo di lavoro''. Il provvedimento, sottolinea Stefano Cascinu, presidente dell'Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom), ci 'avvicina' agli altri paesi europei. ''E' un grande passo avanti - spiega l'esperto - che ci mette al pari con gli altri paesi, dove l'approvazione dei farmaci è molto più veloce. Con il provvedimento si risolve un problema urgente, che creava disagi a pazienti e medici. Auspichiamo una rapida approvazione dell'emendamento in sede parlamentare. Vanno però sempre considerate le esigenze di sostenibilità del sistema, che non possono essere messe a rischio dai tempi rapidi di negoziazione''.
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Fonte: ministero della salute
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