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Pericolo sovradosaggio per i bambini, allarme Simeup

Farmaci Redazione DottNet | 12/11/2013 15:31

Sovradosaggi o veri e propri errori nel dare ai bambini farmaci per cui sono troppo piccoli sono in agguato con l'arrivo dell'inverno, e questo anche a causa della 'febbrofobia' dei genitori. Lo afferma uno studio del Centro per il controllo delle malattie Cdc di Atlanta, pubblicato da Pediatrics, secondo cui con delle etichette più chiare è possibile dimezzare le corse al pronto soccorso dovute a intossicazione, un problema presente anche negli ospedali italiani.

Lo studio statunitense parte dalla decisione del 2008 di mettere sulle confezioni dei farmaci per le malattie da raffreddamento messaggi molto espliciti sull'età minima per la somministrazione. Se prima dell'iniziativa il 4% delle visite al pronto soccorso erano di bambini intossicati da queste medicine, in appena un anno la percentuale è scesa al 2%. Tra i bimbi di due e tre anni invece il tasso è calato dal 10 al 7%. ''In Italia il problema principale è il sovradosaggio, più che l'errore sull'età minima del farmaco, come abbiamo scoperto in uno studio di prossima pubblicazione - afferma Riccardo Lubrano, vicepresidente della Società Italiana di Medicina di Emergenza ed Urgenza Pediatrica (Simeup) - alla base del fenomeno c'è soprattutto la 'febbrofobia', insieme al fatto che in genere questi farmaci sono da banco.

I genitori sono preoccupati della febbre, e intervengono già con qualche linea, mentre la soglia oltre cui ci si dovrebbe preoccupare è 40. Così si va incontro a sovradosaggi, e nei casi più gravi a intossicazioni''. Il consiglio è attenersi alle indicazioni del medico. ''Spesso il pediatra è messo sotto pressione dal genitore, che vuole assolutamente qualcosa per abbassare la febbre - spiega Lubrano -. Bisogna tenere presente che la febbre è protettiva, e intervenire solo quando è necessario''. 

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Fonte: simeup

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