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Aumentano i farmaci contraffatti. 2

Farmaci Redazione DottNet | 10/12/2008 16:21

Una misura insufficiente per la tutela dei cittadini, in ritardo rispetto alle esigenza di rigore e massima qualità nella fabbricazione dei principi attivi farmaceutici e alla necessità che il consumatore possa verificarne la provenienza.

Ci vorrà insomma altro tempo prima che le norme di buona fabbricazione siano obbligatorie per tutti i farmaci venduti in UE, e che sulle confezioni sia indicata la tracciabilità del prodotto. Aschimfarma, l'Associazione di Federchimica che raggruppa i produttori italiani di principi attivi farmaceutici, che da tempo chiede anche in ambito europeo l'adozione urgente di queste misure, esprime ''vivo disappunto riguardo alla proposta di modifica di Direttiva della Commissione Europea''. Il settore italiano dei principi attivi farmaceutici può contare su un giro d'affari che per l'85% (circa 3 miliardi di Euro nel 2007) viene esportato.

Secondo Aschimfarma, le norme proposte non possono scongiurare situazioni di pericolo per la salute umana. Un precedente è quello dell'eparina contaminata proveniente dalla Cina (che ha provocato 149 decessi negli Stati Uniti e quasi 800 reazioni avverse anche nell'area europea). ''Le nostre richieste di intervento sul testo non sono purtroppo state accolte dalla Commissione - ha osservato Gian Mario Baccalini, Presidente di Aschimfarma -.

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Le modifiche introdotte, di fatto, finiranno per posticipare ancora l'applicazione di alcune norme, la cui adozione è invece quanto mai urgente. Il giudizio rimane quindi di seria preoccupazione per questo intervallo temporale che mette a repentaglio la salute dei cittadini europei''. La proposta di modifica di Direttiva seguirà l'iter di esame secondo i tempi e le modalità previste dalla procedura di co-decisione tra Parlamento Europeo e Consiglio dei Ministri UE. Il Parlamento Europeo si era già espresso in materia approvando la Dichiarazione Scritta sui principi attivi n°061/2006. Questa richiedeva ispezioni obbligatorie da parte di Autorità europee presso i produttori situati in paesi con standard qualitativi inferiori a quelli vigenti nell'Unione Europea, nonchè la tracciabilità del principio attivo.

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