Federfarma: farmacie luogo ideale per intercettare il paziente. In Italia carenze sulla diagnosi
Il test di autodiagnosi per l'Aids può sicuramente rivelarsi uno strumento "utile", ma il rischio è che il soggetto possa "ritrovarsi solo e disorientato davanti ad una diagnosi di malattia". Così il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, valuta il nuovo test che sarà disponibile nelle farmacie, sottolineando che questo nuovo strumento sarà all'attenzione del Consiglio superiore di sanità anche per valutare un suo migliore utilizzo. "Sicuramente - ha detto Lorenzin in occasione della presentazione al ministero del Nuovo piano nazionale Aids - da una parte il test è uno strumento diagnostico che si può utilizzare in privacy e in contesti difficili, e può portare ad un aumento delle diagnosi precoci.
Dall'altra parte, però, le nostre raccomandazioni dicono che il percorso diagnostico va accompagnato ed il soggetto va aiutato e informato dinanzi ad una diagnosi di Hiv-Aids". Il rischio cioè, ha rilevato Lorenzin, è che "la persona possa rimanere sola davanti alla scoperta della malattia e ciò può essere traumatico". Ad ogni modo, ha concluso, questo nuovo strumento rappresenterà "un elemento di riflessione all'attenzione del Consiglio superiore di sanità, per valutare come il test di autodiagnosi possa eventualmente essere 'accompagnato', a maggiore tutela della persona".
La rete delle farmacie è perfetta per 'catturare' tutte quelle persone che sono sieropositive ma non sanno di esserlo, e oltre a non curarsi continuano quindi a contagiare gli altri. Lo ha affermato Riccardo Berno, dirigente di Federfarma, presentando il test di autodiagnosi che da domani sarà disponibile in farmacia.
"Sono qui a testimoniare la disponibilità delle farmacie per dare una mano - ha affermato durante la conferenza stampa di presentazione alla Camera -. Le farmacie sono 18mila, ogni giorno entrano 4 milioni di cittadini. Una rete così è perfetta per intercettare chi non va nei centri specializzati a fare il test, andrebbe sfruttata anche di più. Noi abbiamo collaborato fin dagli anni '80 alle campagne sull'Aids, siamo sempre pronti".
Il punto debole della lotta al virus in Italia, ha affermato Giuliano Rizzardini, direttore del dipartimento di malattie infettive dell'ospedale Sacco di Milano, è proprio la diagnosi. "Il nostro è uno dei paesi che ha i tassi di successo più alti al mondo nella presa in carico dei pazienti, tre volte più alti degli Usa - ha ricordato -. A maggior ragione grida vendetta se, come mi è successo recentemente, arriva un giovane di 30 anni troppo tardi e muore".
Ogni anno 2,5 milioni di morti nel mondo
Cdc, 59 clienti esposte al rischio in un centro Spa
Il dato emerge dal confronto tra il 2022 e il 2012 secondo i rilevamenti del Ministero della Salute
"E' la prima causa di bronchiolite e quindi di ospedalizzazione nei bambini sotto l'anno di vita, di infezioni respiratorie acute e di bronchite asmatica in bambini, adolescenti e giovani adulti". I pediatri di famiglia della FIMP pronti a fare la pr
Molte ricerche hanno evidenziato un aumento dei congedi, di assenze per malattia, molto importante dopo la pandemia e anche della disoccupazione
Bassetti: "Allarme ignorato in Italia". Nuovi dati Oms-Unicef: "Milioni bimbi a rischio". Kluge: "Anche 1 solo contagio sarebbe invito urgente ad agire"
Sivemp, salute animale e umana sono strettamente legate
La situazione, pur non rappresentando un pericolo per la salute umana, è sempre più emergenziale ma sta assumendo caratteri di cronicità
Indagine Groupama, cresce l'importanza di altre figure
La prevenzione visiva, non solo come mezzo di risparmio economico, ma come beneficio per tutte le fasce d'età, sin dai primi giorni di vita, diventa un pilastro essenziale
La proposta di legge di iniziativa dell’On. Roberto Pella è stata approvata il 28 maggio in Commissione Affari Sociali della Camera, ed è stata calendarizzata per la votazione in Aula
Il fondo immobiliare che realizzerà le case "spoke" le affiderà ai medici interessati in affitto o in leasing
Commenti