Il buco è di 132 miliardi. Studio Ca' Foscari: sottodichiarazione per un autonomo su quattro
Le bugie degli italiani al fisco producono un'evasione complessiva tra i 124,5 miliardi e i 132,1 miliardi di euro. La nuova cifra che polverizza tutte le altre stime sul livello dei menzogneri contribuenti italiani viene da uno studio di Ca'Foscari, pubblicato dal sito del Senato che valuta il fenomeno dell'under reporting, la sottodichiarazione, ovvero quell' 'abitudine' a denunciare un reddito inferiore al reale non solo nelle dichiarazioni dei redditi, ma anche nelle indagini campionarie utilizzate dagli studiosi per misurare l'evasione fiscale.
Lo studio è stato realizzato integrando due metodi di ricerca (il discrepancy method e il consumption-based method) e con il nuovo approccio integrato la stima del tasso di evasione totale sale a circa il 37% per i redditi da lavoro autonomo e impresa mentre l'evasione sulle rendite è intorno al 65%.
Lo studio calcola che il conto del tax gap causato dall'evasione da lavoro autonomo e da impresa è vicino ai 21 miliardi di euro, una cifra coerente, si sottolinea con quella stimata dal Mef, per l'anno preso in considerazione, il 2016. Il risultato, conclude lo studio, è che l'evasione fiscale contribuisce a modificare l'impatto redistributivo dell'Irpef, riducendone in particolare la progressività. La riduzione è soprattutto determinata da un abbassamento dell'aliquota media effettiva che, a seguito dell'evasione, diminuisce di circa 4 punti percentuali, passando da circa 20% (nel caso teorico senza evasione) a 16% (nel caso dell'imposta con evasione).
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