Ritmo irregolare anche se l'elevata esposizione avviene in tempi brevi
L'esposizione al bisfenolo A (Bpa) può portare ad effetti nocivi sul cuore in età neonatale. Alcuni studi hanno già fatto notare come l'esposizione alla sostanza negli adulti sia correlata a conseguenze cardiovascolari avverse (battiti cardiaci anormali, aritmie, angina, dolore toracico, malattie coronariche). Ora, sulla base di uno studio che usa cellule di cuore di ratto neonatale, i ricercatori hanno scoperto che il cuore non ancora maturo può avere effetti causati dall'esposizione al Bpa, come battiti più lenti o ritmi cardiaci irregolari. Il lavoro è stato pubblicato sulla rivista Scientific reports ed è stato effettuato dai ricercatori del Children's National Health System degli Usa. Gli autori sottolineano come siano necessarie ulteriori ricerche per determinare l'impatto che l'esposizione prolungata al Bpa ha sul cuore in via di sviluppo di un bambino. L'analisi fatta, però, riesce a documentare l'elevata esposizione a breve termine, per un periodo di 15 minuti, nei reparti di terapia intensiva pediatrica. "Una volta che questa sostanza chimica entra nel corpo, può essere bioattiva e quindi può influenzare il funzionamento delle cellule cardiache: questo è stato il primo studio per esaminare l'impatto che l'esposizione al Bpa può avere sulle cellule cardiache che si stanno ancora sviluppando", dice Nikki Gillum Posnack, coordinatrice dello studio. Gli autori sottolineano l'importanza di incentivare lo sviluppo, la produzione e l'adozione clinica di biomateriali alternativi per migliorare potenzialmente i risultati sulla sicurezza dei pazienti.
fonte: ansa
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