Tra gli obiettivi qualità della competenza professionale e dell'indipendenza di giudizio
Elevare le garanzie di qualità della competenza professionale e dell'indipendenza di giudizio richieste ai periti e ai consulenti tecnici in materia di responsabilità sanitaria,iscritti negli albi dei tribunali. È l'obiettivo di un Protocollo d'intesa sulla revisione di questi albi sottoscritto ,a seguito dell'entrata in vigore della legge Gelli-Bianco, dal Vicepresidente del Csm Giovanni Legnini, dal presidente della Federazione nazionale dei medici e odontoiatri Filippo Anelli e dal presidente del Consiglio nazionale forense Andrea Mascherin.
Si tratta di "un'autentica svolta", sottolinea una nota, in una materia che interessa da sempre l'opinione pubblica.
Nel Protocollo sono contenute raccomandazioni volte ad armonizzare le procedure di formazione degli albi e le regole sulla loro tenuta presso i singoli tribunali, "così da ridurre disparità di prassi che si ripercuotono negativamente sull'uniformità della tutela dei diritti dei cittadini". Un cambio di passo "importante anche sotto il profilo culturale, nella consapevolezza del ruolo che, nei procedimenti civili e penali, ha la valutazione tecnica richiesta all'esperto dal pubblico ministero o dal giudice: ecco perché è importante porre il magistrato nelle condizioni di poter scegliere il perito o il consulente attingendo ad albi affidabili e controllati".
"Inaccettabile la posizione di Federfarma che ha confermato la proposta di un aumento salariale complessivo di soli 120 euro per i prossimi tre anni"
Gasbarrini Professore Ordinario di Medicina interna e Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, succede al compianto Professor Giovanni Scambia
"Questo riconoscimento rappresenta per me non solo un importante traguardo personale, ma anche una significativa opportunità per rafforzare lo spirito europeo di collaborazione medico-scientifica"
Per gli infermieri il dovere è limitato alla segnalazione di anomalie evidenti e alla corretta somministrazione del farmaco
La finalità del divieto è di garantire la massima efficienza e funzionalità operativa all'Ssn, evitando gli effetti negativi di un contemporaneo esercizio, da parte del medico dipendente, di attività professionale presso strutture accreditate
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