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La Federazione infermieri boccia l'ipotesi di nuove figure dei medici

Sanità pubblica Redazione DottNet | 12/07/2018 16:03

"Non occorre abbassare le competenze dei camici bianchi, ci siamo già noi"

"I medici devono essere valutati per il loro livello di specialità e la carenza di alcune figure è grave per la cura dei cittadini. Ma è altrettanto grave la carenza di infermieri e, come tutti sottolineano, c'è e ci sarà sempre maggiore richiesta di assistenza nel prossimo futuro". A dirlo è Lia Pulimeno, vicepresidente della Federazione nazionale degli Ordini degli infermieri (Fnopi) al convegno sulle politiche del personale organizzato dalla Fiaso, Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere. La Fnopi, che rappresenta 440 mila infermieri italiani, si dice in disaccordo "con la proposta che si orienta a prevedere nuovi modelli contrattuali per i medici che non accedono alle scuole di specializzazione, con percorsi protetti da sistemi di tutoraggio e formazione in azienda".

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Non solo, la Federazione boccia anche l'ipotesi di "inserire medici neo-laureati non specializzati per la gestione di pazienti post-acuti": "Si sta forse proponendo una sorta di abbassamento delle competenze mediche utili per coprire nodi scoperti dell'assistenza? La gestione dei pazienti post-acuti e molti altri ambiti assistenziali hanno già la soluzione che è quella individuata anche da Fiaso: gli infermieri e l'infermieristica".

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