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Farmaci, in scadenza un brevetto su quattro: arrivano nuovi generici

Farmaci Redazione DottNet | 20/09/2018 09:40

Dati primo semestre 2018, biosimilari in crescita del 27%

 Sempre più italiani si affidano a 'cure senza brevetto'. Nei primi sei mesi del 2018 rappresentano il 22% dei consumi in farmacia, in crescita del 5,7% rispetto al primo semestre dello scorso anno. Ma resta un divario tra nord e sud. E a galoppare, con una crescita del 27,7%, sono anche i farmaci biosimilari, utilizzati per la cura di malattie autoimmuni e tumori in modo sempre più mirato ed efficace. A mettere a fuoco le tendenze nei primi sei mesi del 2018 è il report diffuso in occasione dell'Assemblea pubblica di Assogenerici.

Equivalenti a quelli di marca, ma venduti a minor prezzo e quindi in grado di far risparmiare sia i cittadini che il Servizio Sanitario Nazionale, i generici hanno potuto contare su numerose immissioni in commercio a seguito delle scadenze brevettuali decorse nel 2017. Complessivamente il mercato dei farmaci 'no logo' assorbe il 17,6% del mercato farmaceutico nazionale, pari a circa 10,5 miliardi di euro. E' concentrato essenzialmente in classe A (a carico dal Servizio Sanitario Nazionale) e soprattutto al Nord (36,5% delle confezioni vendute rispetto al 26,8% del Centro e 21,5% del Sud.

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A guidare la classifica dei consumi è la Provincia Autonoma di Trento, con il 42,5% sul totale  delle unità dispensate SSN, fanalino di coda Calabria (19,5%) e Basilicata (19,8%). Ammonta infine a 561 milioni di euro la differenza di prezzo pagato dai cittadini per ottenere il branded a brevetto scaduto invece del generico: l'incidenza più alta è in Sicilia (58 milioni di euro). Ancor di più aumenta la diffusione dei farmaci biologici non coperti da brevetto, ovvero molecole  complesse, prodotte in laboratorio all'interno di sistemi viventi. Nel primo semestre 2018 i 48 biosimilari in commercio in Italia hanno assorbito il 12% dei consumi nazionali, con una crescita complessiva del 27,7% rispetto al primo semestre 2017.

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