Canali Minisiti ECM

Consiglio superiore di Sanità azzerato dal ministro Grillo

Sanità pubblica Redazione DottNet | 04/12/2018 13:42

Presidente Siliquini: non c'è nessuna ragione scientifica per la revoca

A sorpresa, il ministro della Salute Giulia Grillo 'decapita' il Consiglio superiore di sanità (Css): con un decreto in data di lunedì, e una lettera inviata all'organo consultivo, il ministro ha revocato la nomina dei componenti non di diritto dell'organismo, ovvero 30 membri su un totale di 56.  "E' tempo di dare spazio al nuovo" con un "segnale di discontinuità" ha spiegato il ministro. Una decisione che ha colto di sorpresa la presidente del Css, Roberta Siliquini, che commenta all'ANSA: "Visto l'alto spessore dei membri che compongono il Css, non vedo alcuna ragione scientifica alla base della decisione del ministro Grillo".

Il Consiglio superiore di sanità, aggiunge Giulia Grillo, "è organo di consulenza tecnico-scientifica del ministro della Salute e, dunque, ho deciso di dare un segnale di discontinuità rispetto al passato rinnovando la composizione dei 30 membri di nomina fiduciaria. Siamo il governo del cambiamento e, come ho già fatto per le nomine di mia competenza nei vari organi e comitati del Ministero, ho scelto di aprire le porte ad altre personalità meritevoli".

pubblicità

Il ministro si dice sicura che alcuni componenti del Css "possano essere nuovamente nominati, di certo non i vertici, che devono avere la fiducia e la piena sintonia con il ministro in carica". La decisione di revoca degli organismi collegiali, spiega ancora, "andava presa entro il 5 dicembre, ossia a sei mesi dalla fiducia del Governo al Parlamento (5-6 giugno 2018)".  L'attuale Consiglio Superiore di Sanità si è insediato il 20 dicembre del 2017, dopo la nomina da parte dell'allora ministro della Salute Beatrice Lorenzin, e sarebbe dovuto restare in carica per tre anni. E' il massimo organo di consulenza tecnico scientifico del ministro della Salute, al quale il ministro si rivolge, oltre che nei casi espressamente stabiliti dalla legge, in tutti gli altri in cui vi è da dirimere questioni o problematiche di valenza tecnico scientifica prima dell'adozione di atti legislativi, regolamentari o amministrativi.

Il Css uscente è composto da trenta membri di nomina, in carica per tre anni e individuati in base alle loro altissime competenze nelle discipline in cui si articola la sanità pubblica italiana, oltre a ventisei membri di diritto.  "Siamo stati colti alla sprovvista e avvertiti della revoca delle nomine attraverso una lettera. Il ministro Grillo, in questi mesi - ha sottolineato Siliquini - non ci ha mai convocato. E' ovviamente nelle prerogative del ministro decidere una revoca delle nomine, ma non ne comprendo la ragione visto che ad oggi il Css non ha neanche avuto modo di farsi conoscere nè di incontrare il ministro Grillo. Non c'è dunque alcuna ragione scientifica per tali revoche". 

I componenti non di diritto, ovvero che non fanno parte del Css per il loro ruolo istituzionale, rileva inoltre Siliquini, "sono personalità di alto spessore tecnico-scientifico, che vengono consultati per esprimersi su specifici temi". Dalla presidente uscente, dunque, stupore e un auspicio: "Prendiamo atto della decisione del ministro. Sono molto soddisfatta del lavoro svolto in questi 4 anni, visto che il Css uscente è stato rieletto per acclamazione nel dicembre 2017. Spero che chi ci sostituirà possa lavorare al meglio".  Prima della decisione di oggi relativa alla composizione del Css, un altro importante organo istituzionale aveva subito un profondo riassetto per volere della titolare alla Sanità, ovvero l'Agenzia italiana del farmaco (Aifa). Lo scorso luglio, Grillo ha infatti indetto un bando di selezione pubblica per nominare il nuovo direttore generale dell'Agenzia, individuato nell'attuale direttore Luca Li Bassi. Obiettivo: evitare conflitti di interesse nelle nomine dei vertici.

Commenti

I Correlati

"Epidemia tra i mammiferi è un passo avanti verso l'uomo, non uno ma più ceppi si stanno adattando"

Necessari per rendere effettiva l'applicazione dei nuovi Lea

Rossi: “È impossibile far rientrare in un codice una patologia specifica e spesso è multifattoriale. Questa è una assurdità che va condannata ed evitata con ogni mezzo”. Cimo-Fesmed: “Auspichiamo più interventi strutturali”

Firmato e inviato alle principali Istituzioni del Paese un documento con cui si chiede di potenziare la rete diabetologica, di garantire l’equo accesso alle cure su tutto il territorio nazionale, di investire in prevenzione e diagnosi precoce, di svi

Ti potrebbero interessare

Necessari per rendere effettiva l'applicazione dei nuovi Lea

Attivato il piano nazionale dopo l'allerta del Dipartimento per le politiche antidroga. Il ministero della Salute: "Informare sui rischi"

Previsto nell’Istituto dei tumori di Napoli il reclutamento di 30 nuovi ricercatori under 40. Più della metà degli studi approvati presentati da donne

Assistenza domiciliare, su step intermedi arranca il meridione

Ultime News

Il primo appuntamento partenopeo si inserisce nella fase pilota del Progetto per un programma di screening nazionale nella popolazione pediatrica delle due patologie, promosso dall'Istituto Superiore di Sanità su incarico del Ministero della Salute

Greco (S.I.d.R.): “Prevenzione decisiva a supporto di genetica e stili di vita”

"Epidemia tra i mammiferi è un passo avanti verso l'uomo, non uno ma più ceppi si stanno adattando"

Benefici ottimali facendo 6-10 piani a piedi al giorno