Canali Minisiti ECM

Anche i bimbi prematuri hanno gli anticorpi ereditati dalla madre

Pediatria Redazione DottNet | 21/03/2019 13:51

Studio pubblicato su Nature sfata il mito sul sistema immunitario dei pretermine

Anche i bimbi molto prematuri, nati dopo solo 24 settimane di gestazione, possono contare su anticorpi che vengono trasferiti loro dalla madre attraverso la placenta. Questa la conclusione di uno studio pubblicato sulla rivista Nature Medicine, che potrebbe mettere in discussione alcune idee sul sistema immunitario nei neonati.  Gli anticorpi che vengono trasferiti dal sangue della madre al feto costituiscono, come noto, la protezione passiva neonatale contro le infezioni. Poiché la maggior parte di questo processo avviene durante il terzo trimestre di gravidanza, i bambini molto prematuri venivano finora considerati non protetti da tali anticorpi.

I ricercatori del Karolinska Institutet, in Svezia, hanno analizzato tutto il repertorio degli anticorpi anti-virali materni presenti nei neonati attraverso lo studio di 78 coppie madre-figlio, di cui 32 dei bambini erano molto prematuri (nati prima della 30ma settimana) e 46 nati a termine.  L'analisi è stata condotta su campioni prelevati alla nascita e durante la prima, la quarta e la dodicesima settimana di vita. I risultati mostrano che il repertorio degli anticorpi materni era lo stesso in entrambi i gruppi e che la protezione durava diverse durate a seconda del virus. Lo studio è stato condotto utilizzando un metodo recentemente sviluppato per analizzare simultaneamente la presenza di anticorpi contro tutti i virus che possono infettare l'uomo e premiato con il Nobel 2018 in chimica. "Abbiamo visto che anche i bambini nati alla 24/ma settimana di gestazione hanno anticorpi materni", spiega l'autore principale, Petter Brodin. "I prematuri sono molto sensibili alle infezioni, ma ciò non è dovuto al fatto che mancano di anticorpi materni. Dovremmo concentrarci su altre possibili cause, ad esempio il fatto che abbiano una funzione polmonare sottosviluppata o barriere cutanee più deboli".

pubblicità

fonte:  Nature Medicine

Commenti

I Correlati

In Italia circa 1 bambino su 77 soffre di un disturbo dello spettro autistico (dati ISS), 5 bambini su 100 manifestano un disturbo del linguaggio o dell’apprendimento e da 3,5 a 5 su 100 un deficit dell’attenzione e iperattività

Variante forse legata al funzionamento dell'ipotalamo

Il primo appuntamento partenopeo si inserisce nella fase pilota del Progetto per un programma di screening nazionale nella popolazione pediatrica delle due patologie, promosso dall'Istituto Superiore di Sanità su incarico del Ministero della Salute

In questi giorni la pratica per renderlo rimborsabile e quindi utilizzabile negli ospedali è sotto la lente dell’Agenzia del Farmaco. L’iter è lungo, ma secondo gli esperti il via libera sarà a luglio

Ti potrebbero interessare

Il primo appuntamento partenopeo si inserisce nella fase pilota del Progetto per un programma di screening nazionale nella popolazione pediatrica delle due patologie, promosso dall'Istituto Superiore di Sanità su incarico del Ministero della Salute

Uso di e-cig per uno su cinque, leggero calo per la cannabis

Berni Canani: "Più colpita la fascia inferiore ai tre anni". L’alimento più spesso responsabile è il latte (55%) seguono uova (33%) e frutta secca (24%)

Staiano: “L’incidenza più elevata di morbillo è stata osservata nella fascia di età tra 0 e 4 anni; 11 casi avevano meno di 1 anno di età. Le alte coperture vaccinali sono l’unico strumento di difesa”

Ultime News

Lo studio dell'Ieo di Milano sul carcinoma mammario metaplastico evidenzia il legame con il gene Jolie apre a nuove prospettive di cura

Il 20% lo fa in modo non corretto, da oltre 2 anni

"Il tumore della mammella è il più frequente per le donne. Nel 2022 abbiamo avuto circa 60 mila nuovi casi. Ma il dato importante è che l'Italia è il primo Paese in Europa per sopravvivenza a 5 e 10 anni"

L'approvazione di Aifa è basata sui risultati del trial di fase 3 monarchE che ha raggiunto il suo endpoint primario alla seconda analisi ad interim sull'efficacia, mostrando un miglioramento statisticamente significativo nella sopravvivenza libera d