E' a base di naloxone cloridrato generico: può essere utilizzato come antidoto a una overdose da oppioidi
Stati Uniti ai ripari contro l' epidemia di abuso di antidolorifici. La Food and Drug Administration (Fda) ha infatti annunciato di aver concesso l' approvazione al primo spray nasale a base di naloxone cloridrato generico, che può essere utilizzato come antidoto a una overdose da oppioidi. L' approvazione fa parte di un più ampio progetto dell' ente regolatorio americano mirato a mettere a disposizione strumenti per fermare o prevenire questi eventi, spesso mortali. Circa 50.000 americani sono morti per overdose da oppioidi nel 2017, secondo stime federali.
L' agenzia - riporta il 'Time' - sta collaborando con le aziende farmaceutiche per introdurre sul mercato versioni da banco di naloxone e sta dando la priorità all' approvazione di altri prodotti generici a base di questo principio attivo. L' annuncio del nuovo via libera, che ufficializza l' approvazione provvisoria precedentemente concessa a Teva Pharmaceuticals, porterà in commercio un' alternativa generica e a basso costo di uno spray nasale 'griffato' già ampiamente usato e venduto da Emergent BioSolutions.
Il naloxone può anche essere somministrato per iniezione. Le versioni generiche iniettabili sono disponibili da anni e possono costare da 20 a 40 dollari a dose. Gli spray nasali, tuttavia, garantiscono una via di somministrazione più 'user-friendly' e senza necessità di formazione medica, dai primi soccorritori di un paziente in preda a una overdose, ai suoi familiari. Il prezzo di listino per un kit 'griffato' di spray nasale è di circa 125 dollari, anche se Emergent gestisce diversi programmi pensati per rendere il prodotto accessibile ai primi soccorritori, alle agenzie governative e ad altri soggetti specifici. L' anno scorso, la società si è offerta di distribuire lo spray in ogni biblioteca pubblica e struttura religiosa.
Lo studio, riportato nell'articolo dell’ International Journal of Molecular Sciences, si deve al Systems Biology Group Lab dell’Ateneo di Roma, diretto dal prof. Mariano Bizzarri, in collaborazione con la Aurora Biosearch di Bollate
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