Aumenta il flusso cerebrale con un'azione rigenerativa sulle cellule colpite dal processo infiammatorio
L'ozonoterapia nella sclerosi multipla, come in altre patologie degenerative del sistema nervoso centrale, può dare aiuto e supporto perché riduce lo stress e il processo infiammatorio: l'ozono - come spiega uno studio del professor Paolo Tordiglione del Policlinico Umberto I di Roma - è in grado, seppure in maniera transitoria, di aumentare il flusso cerebrale con un'azione rigenerativa sulle cellule colpite dal processo infiammatorio e degenerativo della sclerosi multipla. La capacità dell'ozono nella sua generale risposta antinfiammatoria dell'organismo è ciò che contraddistingue questa particolare tecnica, avvicinando alcuni degli effetti terapeutici che il cortisone e l'ozono hanno in comune.
Dell'ozonoterapia - che, sottolineano gli esperti, non cura la sclerosi multipla ma può essere considerato un ausilio nel processo di guarigione come terapia complementare - se n'è parlato l'11 maggio al centro medico polispecialistico Medinforma di Bologna, diretto dal dottor Lucio Catamo, dove sono state presentate le novità sulla cura alla sclerosi multipla grazie all'ozono-ossigenoterapia applicata alle dinamiche ematiche. L'iniziativa fa parte della quarta edizione del festival itinerante Borgo Salus, che ha previsto anche un congresso scientifico il 10 maggio al teatro Zeppilli di Pieve di Cento (Bologna), dove si è discusso del 'paziente anziano tra fragilità e risorse attraverso una gestione in equipe multidisciplinari' alla presenza, tra gli altri, dello specialista Pietro Procopio, membro della cabina di regia sulle cronicità in età avanzata del Ministero della Salute.
Lavoro del team di ricerca del dipartimento di Neuroscienze dell'Università di Torino
Il 30-40% delle persone con Epilessia non raggiunge il controllo ottimale della malattia
Scoperta di Singapore, c'è un legame con le connessioni nervose
È quanto emerge da uno studio appena pubblicato su Nature Communications
Lavoro del team di ricerca del dipartimento di Neuroscienze dell'Università di Torino
Il 30-40% delle persone con Epilessia non raggiunge il controllo ottimale della malattia
Scoperta di Singapore, c'è un legame con le connessioni nervose
È quanto emerge da uno studio appena pubblicato su Nature Communications
Il lavoro non solo è diventato sempre più gravoso ma gli operatori sanitari sono costretti quotidianamente ad affrontare rischi crescenti legati ad aggressioni, sia verbali che fisiche, e denunce in sede legale
Allungare i tempi non aumenta i rischi diagnosi tumore o morte
Cavaleri (Ema): "Ci aspettiamo ritiro vaccini non più usati"
Il primo appuntamento partenopeo si inserisce nella fase pilota del Progetto per un programma di screening nazionale nella popolazione pediatrica delle due patologie, promosso dall'Istituto Superiore di Sanità su incarico del Ministero della Salute
Commenti