Il programma comincerà nel 2020. Lo studio è interamente italiano
Task Force for Cystic Fibrosis ha riunito "una squadra di ricercatori italiani con varie competenze di alta qualità per cercare di individuare uno o più farmaci in grado di colpire la malattia alla radice, quindi la proteina difettosa in questa malattia. Abbiamo individuato un farmaco che negli esperimenti effettuati in questi tre anni dall' avvio del progetto è risultato potentissimo, più potente dei composti che finora l' industria ha perfezionato e messo in commercio. Presumiamo che verso la metà del 2020 avremo il composto pronto per essere testato nell' uomo".
Lo afferma in una nota il direttore scientifico di Fondazione ricerca fibrosi cistica onlus (Ffc), Gianni Mastella.
Il composto messo a punto è "più potente - precisa Mastella - significa che si tratta di un composto in grado di agire per correggere il difetto di base a una concentrazione mille volte inferiore rispetto ai composti già noti. Significa che è possibile 'giocare' sui dosaggi. Avendo a disposizione un farmaco molto potente, sappiamo che ne potrebbe bastare una piccola quantità per ottenere un effetto importante. Il che lo renderebbe particolarmente indicato anche per la somministrazione nei bambini sin dalla prima infanzia e in persone particolarmente fragili. Attualmente siamo in uno stadio molto avanzato della fase preclinica". "Si sta producendo il composto in quantità notevoli - aggiunge - perché è necessario fare sperimentazioni in vivo in larga misura per essere sicuri che il farmaco colpisca effettivamente il bersaglio d' interesse nel soggetto vivente e non dia effetti tossici. Presumiamo che verso la metà del 2020 avremo il composto pronto per essere testato nell' uomo. A quel punto, questa avventura verrà svolta con partner con i quali potremo mettere insieme le rilevanti risorse economiche che la sperimentazione nell' uomo richiede"
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