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Curcuma ed Epatite

Gastroenterologia Mario Pappagallo | 30/05/2019 13:32

Salgono a 15 i casi di epatite colestatica acuta - non infettiva e non contagiosa - riconducibile al consumo di curcuma. A rendere noti i dati è il ministero della Salute, sulla base delle segnalazioni ricevute dall'Istituto superiore di sanità (Iss)

Salgono a 15 i casi di epatite colestatica acuta - non infettiva e non contagiosa - riconducibile al consumo di curcuma. A rendere noti i dati è il ministero della Salute, sulla base delle segnalazioni ricevute dall'Istituto superiore di sanità (Iss).

 Da qui sono scattate verifiche sul territorio da parte delle autorità sanitarie: si vuole individuare la causa responsabile dei casi di epatite. In attesa delle analisi, precisa il Ministero, i consumatori sono invitati, a titolo precauzionale, a sospendere temporaneamente il consumo di tali prodotti.

I sintomi di questa patologia sono: ittero, prurito diffuso, urine scure e feci di color chiaro, dolori ossei e a volte febbre.

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I CASI SEGNALATI - Le ultime segnalazioni risalivano al 17 maggio per un totale di nove casi. Il 27 maggio sono stati associati nuovi casi di epatite colestatica acuta a tre prodotti: 
- Versalis - Geofarma s.r.l., prodotto da Labomar
- Rubigen curcuma e piperina, lotto 250119, di Naturfarma
- Curcumin+piperin - Vegavero -, prodotto da Vanatari International GMBH a Berlino.

Questi si vanno così ad aggiungere a quelli già segnalati nei precedenti avvisi: 
- Tendisulfur Forte bustine - Laborest Italia prodotto da Nutrilinea
- Cartijoint Forte - Fidia Farmaceutici prodotto da Sigmar Italia
- Curcuma liposomiale più pepe nero - lotto 1810224, scadenza 10/21, prodotto da Laboratories Nutrimea con sede e stabilimento di produzione rue des Petits Champs 20, FR 75002, Parigi
- Curcuma 95% Maximum - lotto 18L264, scadenza 10/2021, prodotto da Ekappa Laboratori per conto di Naturando
- Curcuma complex - B.A.I. aromatici per conto di Vitamin shop; Tumercur - Sanandrea
- Movart - Scharper SpA, Farmaceutici Procemsa spa Nichelino
- Curcuma Meriva 95% 520mg Piperina 5 mg - Farmacia dr. Ragazzi, Malcontenta
- Curcuma "Buoni di natura" - Terra e Sole
 - Curcumina Plus 95% - lotto 18L823 - NI.VA prodotto da Frama
- Curcumina 95% Kline - lotto 18M861 - NI.VA prodotto da Frama
- Curcumina Plus 95% piperina linea - lotto 2077-LOT 19B914 - NI.VA prodotto da Frama
- Curcumina Plus 95% piperina linea - 18c590 - NI.VA prodotto da Frama.

In una nota Federsalus, associazione nazionale che comprende circa 200 aziende del settore, "sollecita le Autorità al rapido espletamento di tutte le verifiche necessarie" e "ritiene inoltre opportuno che il consumatore valuti con il proprio medico, in caso di trattamenti farmacologici concomitanti e in relazione al proprio stato di salute, l`assunzione di prodotti con curcuma, rispettando le dosi consigliate e ogni altra indicazione utile alla loro corretta assunzione". Federsalus sottolinea: "Ad oggi le Autorità non hanno identificato nessuna possibile causa degli effetti avversi; di contro, questa pianta è di tradizione e sicuro impiego alimentare, prevista e ammessa dal Decreto Ministeriale 10/08/2018 per essere utilizzata negli integratori alimentari (parte "rhizoma ed aetheroleum"). Anche il suo utilizzo come additivo alimentare (curcumina E 100) è stato giudicato sicuro dall`Autorità europea di sicurezza alimentare - EFSA - e previsto dalla legislazione europea (Reg. 1333/08)".

Ma l’Istituto superiore di sanità conferma. “Abbiamo ricevuto segnalazioni di altri due casi di epatite da curcumina. E c’è ormai certezza del nesso tra la sostanza e l’evento avverso – epatite colestatica acuta, non infettiva e non contagiosa – che ha interessato, a questo punto, 15 persone”. Lo rivela, all’Adnkronos Salute, Marco Silano, direttore dell’unità di nutrizione e salute dell’Istituto superiore di sanità, da giorni impegnato nelle analisi per dipanare il caso dei gravi effetti collaterali legati ad alcuni integratori a base di curcuma.
“E’ stato avviato sin dall’inizio, insieme alle Regioni, un sistema di segnalazione in tutte le Asl. E’ probabile, quindi, che si aggiungeranno altri casi”, spiega il ricercatore.
Il nesso tra epatite e la curcumina presente in questi integratori, continua il riceratore dell’Iss, “è ormai certo perché tutti i casi in cui è stata sospesa l’assunzione hanno avuto una risoluzione. E le persone che lo hanno assunto di nuovo, dopo essersi riprese, si sono ammalate nuovamente. La curcumina, infine, è l’unico elemento comune dei casi. Abbiamo escluso la presenza di micotossine e un possibile ruolo della piperina, presente solo in alcuni integratori segnalati”.
Gli scienziati non escludono alcuna ipotesi: “Stiamo valutando la possibile contaminazione con sostanze conosciute in letteratura come causa dell’epatite colestatica, come pure la possibile aggiunta volontaria di sostanze. Non si può escludere nulla”. Per quanto riguarda la tracciabilità “in Italia è immediata. E infatti le ditte coinvolte, volontariamente, stanno ritirando dal mercato i lotti coinvolti”. Più difficile ottenere la documentazione di tracciabilità in India, ma su questo “si sta lavorando” .

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