Canali Minisiti ECM

Antibiotici preventivi dal dentista sono inutili in 4 casi su 5

Farmaci Redazione DottNet | 03/06/2019 14:25

Il 10% di questi farmaci viene prescritto dall'odontoiatra

 In oltre 4 casi su 5 (81%) la prescrizione di antibiotici a scopo preventivo prima di procedure dentistiche potrebbe essere non necessaria e quindi contribuire ad alimentare resistenze farmacologiche e altri rischi per la salute dei pazienti. Lo rivela uno studio statunitense pubblicato sulla rivista JAMA Network Open e condotto presso la University of Illinois a Chicago sulla base dell'analisi di 168.420 visite dentistiche. I farmacologi Usa hanno confrontato il numero totale delle prescrizioni di antibiotici prima di queste visite con il numero di pazienti ad alto rischio per i quali le linee guida in vigore in USA raccomandano, appunto, l'antibiotico prima di una procedura dentistica.

"L'antibiotico preventivo - spiega intervistato dall'ANSA Mario Aimetti del Dipartimento di Parodontologia dell'Università di Torino e presidente della Società Italiana di Parodontologia e Implantologia (SIdP) - è raccomandato solo per pochi pazienti. Generalmente si tratta di persone che necessitano di essere protette a causa di gravi condizioni di salute generale, identificate a livello internazionale con apposite tabelle che devono essere di conoscenza del medico curante. Tra questi, ad esempio, pazienti con gravi problemi alle valvole cardiache". In base a questo confronto è emerso che ben l'81% degli antibiotici prescritti non era necessario. Si tratta di una quota significativa poiché si stima che i dentisti siano responsabili del 10% di tutti gli antibiotici prescritti.

pubblicità

"Gli antibiotici - continua Aimetti - vanno prescritti con molta attenzione e solo quando necessari, onde evitare che diventino inefficaci quando poi realmente servono. L'antibiotico resistenza causa tra i 4 e i 5000 morti l'anno nel nostro Paese". "Usare antibiotici a scopo preventivo apre le porte a tutta una serie di rischi connessi con l'uso di questi farmaci - spiega l'autrice del lavoro Katie Suda - tra cui l'insorgenza di resistenze farmacologiche e di infezioni, specie quando le evidenze scientifiche suggeriscono che i rischi connessi con l'uso di antibiotici superino i benefici in molti pazienti".

fonte: Network Open

Commenti

I Correlati

In questi giorni la pratica per renderlo rimborsabile e quindi utilizzabile negli ospedali è sotto la lente dell’Agenzia del Farmaco. L’iter è lungo, ma secondo gli esperti il via libera sarà a luglio

I dati Pharma Data Factory (PDF): nel primo trimestre del 2024 questi indicatori diventano rispettivamente 455,4 milioni di confezioni e 4,6 miliardi di euro

Terapia sperimentata su 6 casi difficili da team italo-tedesco

"Nuovo Jak inibitore riduce sintomi splenomegalia e migliora anemia". Rosati (Gsk): "Nuovo Jak inibitore già usato in 230 italiani"

Ti potrebbero interessare

In questi giorni la pratica per renderlo rimborsabile e quindi utilizzabile negli ospedali è sotto la lente dell’Agenzia del Farmaco. L’iter è lungo, ma secondo gli esperti il via libera sarà a luglio

Terapia sperimentata su 6 casi difficili da team italo-tedesco

Studio sui topi, migliore risposta immunitaria

Si tratta della prima terapia a base di CAR-T mirata all’antigene di maturazione delle cellule B (BCMA) approvata dalla Commissione europea per il trattamento di pazienti con mieloma multiplo recidivato e refrattario che abbiano ricevuto almeno una l

Ultime News

Emilio Croce: "Il Consiglio di amministrazione, anche per quest’anno, ha scelto di riconoscere l’integrale rivalutazione Istat delle prestazioni"

Durigon: "Interverremo ancora sull’indicizzazione degli assegni: non è giusto dare la stessa inflazione a tutti, meglio sostenere le pensioni basse"

I più anziani sono deceduti per le malattie circolatorie

Cattolica-Gemelli, presente nel 13-16% dei test, tipo virulento