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Contratto medici: intesa raggiunta tra Aran e sindacati

Professione Redazione DottNet | 04/07/2019 19:58

Adesso occorrerà modificare la bozza d'accordo. Si prevede di arrivare alla firma per fine luglio

Non più tardi di mercoledì si era temuto il peggio quando Aaroi e Cimo avevano abbandonato il tavolo delle trattative per il contratto dirigenza medica e sanitaria. Ieri, invece, al termine di una lunga giornata, le posizioni di ambo le parti sono diventate più accomodanti. Secondo l'intesa raggiunta c'è il via libera all’armonizzazione dei fondi contrattuali ma con clausole di garanzia e tutela per ogni professione e l'aumento medio di circa 200 euro. L'accordo, dunque, c'è. Adesso occorre, soprattutto per le risorse, l via libera del Mef al nuovo Atto d’indirizzo. Pollici in alto anche per i percorsi di carriera (gestionale e professionale) su cui sono stati proposti dai sindacati alcuni emendamenti che dovrebbero essere accolti dall’Agenzia.
 
Sul tema dei fondi unici (soprattutto per quello di risultato) su cui alcuni sindacati hanno manifestato la loro contrarietà, l’idea sarebbe quello di armonizzarlo tra le diverse professioni (come proponeva Aran) ma inserendo delle clausole di garanzia per tutelare le risorse destinate alle singole professioni.

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Gli altri fondi (disagio e posizione) verranno armonizzati. Ma i sindacati si aspettano un incremento di minimo 100 mln sul fondo di disagio per dare risposte alle sofferenze dei professionisti negli ospedali. In ogni caso, per dare seguito all’accordo verbale, ora l’Aran dovrà modificare la bozza di contratto inserendo tutte le modifiche su cui si è raggiunta l’intesa. Il calendario, a questo punto è fitto, e prevede numerose riunioni da qui alla fine del mese per chiudere la trattativa a fine luglio.

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