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L'anemia aumenta il rischio di demenza

Medicina Interna Redazione DottNet | 01/08/2019 19:00

I soggetti con l' emoglobina più alta avevano un rischio aumentato del 20% di qualsiasi tipo di demenza e un rischio aumentato del 22% di Alzheimer

Un nuovo studio conferma precedenti ricerche secondo cui l' anemia - malattia causata da una quantità insufficiente di emoglobina, la sostanza che trasporta ossigeno nei globuli rossi, nel sangue - aumenta il rischio di demenza. Così come anche avere livelli elevati di emoglobina rappresenta un problema. Un team del Centro medico dell' Università Erasmus di Rotterdam (Olanda) ha arruolato 12.305 persone non affette da demenza all' inizio dello studio, misurando i livelli di emoglobina e seguendole poi per una media di 12 anni. Durante questo periodo, 1.520 hanno sviluppato demenza, tra cui 1.194 malattia di Alzheimer. Gli scienziati - riporta il 'New York Times' - hanno diviso i livelli di emoglobina in cinque gruppi, da bassi ad alti.

Rispetto a chi aveva valori 'medi', quelli con l' emoglobina più alta avevano un rischio aumentato del 20% di qualsiasi tipo di demenza e un rischio aumentato del 22% di Alzheimer. Quelli con i valori più bassi correvano un pericolo del 29% più alto di demenza e del 36% di Alzheimer. I ricercatori hanno anche controllato il livello di istruzione, la pressione sanguigna, la presenza di diabete, l' uso di farmaci anti-colesterolo, l' assunzione di alcol e altre caratteristiche sanitarie e comportamentali, confermando le osservazioni. "Ancora non esistono studi su quanto la modifica dei valori dell' emoglobina possa prevenire la demenza", spiega l' autore principale, Frank J. Wolters, "dunque non possiamo ancora raccomandare interventi basati sul nostro lavoro", che appare sulla rivista 'Neurology'. "Nel frattempo, dato che il trattamento dell' anemia ha notevoli altri benefici, questo studio fornisce un ulteriore incentivo a intraprendere terapie ad hoc", conclude.

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fonte: Neurology, New York Times

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