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Il trapianto delle isole pancreatiche efficace anche contro le fratture

Diabetologia Redazione DottNet | 17/09/2019 15:02

La carenza di insulina sembra giocare un ruolo importante nel determinare la fragilità ossea associata al diabete di tipo 1. Il trapianto di pancreas consente di ripristinare la fisiologica produzione di insulina, permettendo così di guarire dal diab

La carenza di insulina sembra giocare un ruolo importante nel determinare la fragilità ossea associata al diabete di tipo 1. Il trapianto di pancreas consente di ripristinare la fisiologica produzione di insulina, permettendo così di guarire dal diabete

Il trapianto di isole pancreatiche, oltre a guarire il diabete di tipo 1, protegge anche dal rischio-frattura molto alto in questi pazienti. E' quanto dimostrato da una delle ricerche presentate dai giovani soci della Società italiana di diabetologia (Sid) al 55/o Congresso dell'Associazione europea per lo studio del diabete (Easd). La ricerca è stata condotta dall'Irccs Ospedale San Raffaele di Milano. Le persone con diabete di tipo 1 hanno un maggior rischio di fratturarsi rispetto al resto della popolazione. La carenza di insulina sembra giocare un ruolo importante nel determinare la fragilità ossea associata al diabete di tipo 1. Il trapianto di pancreas consente di ripristinare la fisiologica produzione di insulina, permettendo così di guarire dal diabete.

Tuttavia, gli effetti del trapianto di pancreas sul rischio di frattura non sono noti. "Obiettivo del nostro studio - spiega Caterina Conte, Irccs Ospedale San Raffaele di Milano - è stato quello di valutare se il ripristino della secrezione insulinica, mediante trapianto di pancreas, riduca il rischio di frattura nelle persone con diabete di tipo 1 e normale funzione renale". A questo proposito, gli autori dello studio hanno analizzato i dati relativi alle persone con diabete di tipo 1 sottoposte a trapianto di pancreas presso l'Irccs Ospedale San Raffaele di Milano dal 2004 al 2017, registrando le fratture riportate nella documentazione clinica e dai pazienti stessi. Trentotto pazienti avevano dati disponibili per le analisi e hanno acconsentito a partecipare allo studio. 17 di loro avevano riportato almeno una frattura e di questi solo 4 si erano fratturati dopo il trapianto di pancreas. Le fratture vertebrali sono state diagnosticate in 13 pazienti al momento del trapianto, e a solo 3 di loro è stata diagnosticata una ulteriore nuova frattura dopo il trapianto.

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possibile dunque - commenta Conte - che il ripristino della fisiologica produzione di insulina mediante trapianto di pancreas riduca la fragilità ossea e il rischio di fratture nelle persone con diabete di tipo 1. Con il nostro studio abbiamo valutato in maniera più precisa e per la prima volta l'effetto della guarigione dal diabete mediante trapianto di pancreas sul rischio di frattura".  "Questo lavoro - commenta il professor Antonio Secchi dell'Università Vita-Salute San Raffaele - conferma l'elevato rischio di frattura nelle persone con diabete di tipo 1. Il trapianto di pancreas potrebbe avere un effetto positivo sulla salute dell'osso, in particolare sul rischio di fratture vertebrali. Infatti, nonostante l'elevato numero di pazienti con fratture vertebrali al momento del trapianto (un fattore di rischio per lo sviluppo di altre fratture di questo tipo), sono pochi quelli ai quali ne è stata diagnosticata un'altra, dopo il trapianto".

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