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Sanità, 19 dicembre il contratto Ssn. Tutte le novità

Sanità pubblica Redazione DottNet | 15/12/2019 17:40

Saranno stabilizzati 32mila precari, 235 milioni ai medici di famiglia. Nuove assunzioni

Dall'abolizione del superticket di 10 euro ai maggiori stanziamenti per il Fondo sanitario nazionale: vari gli obiettivi e provvedimenti 'portati a casa' per il settore della Sanità nei primi 100 giorni di governo. Ad illustrarli il premier Giuseppe Conte ed il ministro della Salute Roberto Speranza.  

- PIU' RISORSE PER IL SERVIZIO SANITARIO: stanziati 2 miliardi sul Fondo sanitario per il 2020, con un incremento raddoppiato rispetto allo scorso anno (dallo 0,9% all'1,8%).

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- EDILIZIA SANITARIA: 2 miliardi per ammodernamento dei luoghi di cura, nuovi macchinari, infrastrutture telematiche

- ABOLIZIONE SUPERTICKET: dal primo settembre non si pagherà più il superticket di 10 euro sulle prestazioni specialistiche ed ambulatoriali. Pari a 554 mln il costo annuo della misura.

- PERSONALE: il tetto della spesa per il personale passa dal 5% al 15% nel 2020. sono dunque moltiplicate per sei le risorse aggiuntive per l'assunzione di medici e infermieri. "Abbiamo piu' soldi, abbiamo cambiato le regole dei tetti di spesa ma abbiamo il problema dei tempi, dobbiamo immettere nuovo personale medico in tempi brevi: perciò faremo dei concorsi - ha detto Speranza - e faremo scorrere le graduatorie per assumere gli idonei".  

- RINNOVO CONTRATTI: la firma definitiva del contratto dei medici del Ssn (130mila professionisti) è prevista per il 19 dicembre. Sblocco a gennaio del contratto della Sanità privata (100mila professionisti).

- STABILIZZAZIONE PRECARI: 32mila tra medici e infermieri e 1600 precari. Grazie all'estensione della legge Madia.

 - 235 MLN A MEDICI FAMIGLIA: per l'acquisto di strumentazioni di diagnostica di primo livello negli oltre 50mila studi medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta (come ecografi, elettrocardiografi, spirografi). Questa misura, ha sottolineato Speranza, avrà anche l'effetto di ridurre le liste di attesa e limitare accessi inappropriati al Pronto soccorso.

   - PIU' SERVIZI IN FARMACIA: 50,6 milioni in due anni per ampliare in tutta Italia la sperimentazione della farmacia dei servizi, con la possibilità di prenotazione di esami e visite specialistiche; esami per la glicemia, colesterolo, test di gravidanza, pressione ecc; percorso di accesso personalizzato ai farmaci con controllo dell'aderenza.

- BIOTESTAMENTO: con la banca dati/registro nazionale delle Disposizioni anticipate di trattamento diventa operativa la legge del 2017.

Dieci miliardi per la sanità

Dieci miliardi da investire interamente nella Sanità da qui al 2023, ovvero nell'arco della Legislatura. E' l'impegno che vuole sancire la fine della "stagione dei tagli" in un settore cruciale nella vita dei cittadini e sul quale il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ed il ministro della Salute, Roberto Speranza, sono pronti a scommettere. A partire da subito: i 2 miliardi in più sul Fondo sanitario con la legge di Bilancio 2020 rappresentano, infatti, afferma il ministro, "solo l'inizio di un percorso, per ricominciare a investire in modo significativo sulla Sanità del nostro Paese".  

Insieme al ministero della Salute, a cento giorni dall'insediamento del governo, Conte e Speranza tirano le fila dei provvedimenti finora approvati per il settore, presenti anche il vice ministro alla Salute, Pierpaolo Sileri, e la sottosegretaria Sandra Zampa: maggiori fondi, abolizione del superticket,  Sbilizzazione di oltre 30mila precari tra medici, infermieri e ricercatori, innalzamento del tetto di spesa per le assunzioni sono, affermano, solo alcuni degli obiettivi raggiunti. Ma non basta: "Da qui al 2023 mi piacerebbe lanciare un patto sulla Salute e sforare o sfiorare i dieci miliardi di investimenti sulla Salute", annuncia il premier. Ed aggiunge: "La nostra attenzione al comparto Sanità non ha precedenti, vogliamo una tutela della salute sempre più incisiva, prestazioni sempre più efficaci, lotta a tutte le diseguaglianze che si concentrano e diventano ancora più intollerabili in questo settore. Per noi rafforzare questo comparto è il massimo strumento di coesione che un Paese possa esprimere ed è una cartina di tornasole del grado di civiltà" di una nazione.

Per il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo), Filippo Anelli, si tratta di una "svolta epocale". E parla di "impegno storico" il ministro Speranza, sottolineando come sia la prima volta che un premier si presenti in conferenza stampa al ministero della Salute: "Non é mai successo prima. E' un segno importante degli investimenti che il governo vuole fare sul settore. Abbiamo fissato l'obiettivo di investire 10 miliardi da qui alla fine della legislatura. È un impegno storico che non si era mai visto prima. Insieme ce la faremo". Quindi un ringraziamento alle forze di maggioranza: "C'è stata una grande coesione. Lo stare insieme di questo governo, se si misura con i problemi reali delle persone - sottolinea Speranza - può avere efficacia e raggiungere risultati davvero straordinari".

Insomma, un bilancio positivo anche perché, precisa il ministro, "tutti i provvedimenti presi, inclusi i maggiori fondi, sono già tradotti in emendamenti e con l'approvazione della legge di Bilancio diventano legge dello Stato". Sul tavolo resta ancora, però, il nuovo Patto per la salute da siglare con le Regioni, ma il ministro si dice "ottimista": i "nodi sono stati sciolti - dice - e penso si possa arrivare in tempi brevi all'approvazione in Conferenza Stato-Regioni". Una tabella di marcia che si preannuncia dunque serrata perché "tanto resta ancora da fare" ed anche nella verifica di gennaio "la Sanità sarà un tema centrale", afferma Speranza, che, alla fine dell'incontro, scherza con Conte: "Il Natale? Stiamo lavorando, lo vediamo lontano".

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