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Nuovo dentifricio colora-placca per la difesa della salute cardiovascolare

Odontoiatria Redazione DottNet | 25/02/2020 13:51

Ridurrebbe l'infiammazione in tutto il corpo (cosiddetta 'sistemica') e quindi riduce il rischio di arterosclerosi

Togliere la placca, grazie a un dentifricio che la colora e quindi la evidenzia, potrebbe proteggere da problemi cardiovascolari riducendo l'infiammazione in tutto il corpo (cosiddetta 'sistemica') e quindi riducendo il rischio di arterosclerosi.   E' quanto suggerito dai risultati di un trial clinico condotto tra Florida Atlantic University's Schmidt College of Medicine, Marshfield Clinic Research Institute, e University of Wisconsin School of Medicine and Public Health e pubblicato sull'American Journal of Medicine.

Il prodotto usato in questa sperimentazione clinica si chiama 'Plaque HD' e funziona colorando la placca e al tempo stesso indebolendola con agenti pulenti, sì da renderne più facile la rimozione con lo spazzolino. Nello studio è emerso che i livelli di infiammazione sistemica (stimati attraverso la misura di routine della 'proteina C-reattiva') si riducono dopo un mese di uso del dentifricio 'evidenziatore' di placca.  Il trial prende le mosse dal fatto che ormai sempre più studi hanno evidenziato come lo stato di salute della bocca (in particolare la presenza della malattia gengivale, la parodontite) abbia un ruolo importante nei livelli di infiammazione sistemica e, quindi, in particolare nel rischio di arterosclerosi e quindi di malattie come infarto e ictus.   In questo studio un gruppo di individui ha dovuto adottare e mantenere le stesse regole di igiene dentale quotidiana, con la differenza che una parte del campione ha usato il dentifricio colora-placca, gli altri un normale dentifricio anti-placca. È emerso che dopo un mese coloro che avevano usato il dentifricio colora-placca presentavano livelli ridotti di proteina C-reattiva nel sangue, quindi meno infiammazione a livello sistemico.   Per verificare se questo sistema di pulizia dei denti riduca effettivamente il rischio di arterosclerosi e quindi di "infarto e ictus c'è bisogno di un ampio trial clinico randomizzato di dimensioni e durata sufficienti - dichiara il coordinatore del trial Charles Hennekens. I risultati ottenuti finora forniscono un importante razionale per allestire simili sperimentazioni. Se positivi, i risultati di questi trial avranno un significativo potenziale clinico e implicazioni di salute pubblica", conclude.

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  "Lo studio è molto interessante - dichiara all'ANSA Luca Landi (nella foto) presidente della Società Italiana di Parodontologia e Implantologia (SIdP) - perché lascia emergere ancora una volta la relazione tra infiammazione nel cavo orale e rischio cardiovascolare. Ovviamente - conclude Landi - si tratta solo di uno studio pilota durato 30 giorni che andrà espanso in trial futuri; certo è che indica ancora una volta come lavare bene i denti tutti i giorni, identificando le zone in cui il biofilm batterico si va a stratificare, può rappresentare un'arma efficace contro il rischio di sviluppare molte malattie sistemiche come quelle cardiovascolari". 

fonte: ansa, American Journal of Medicine

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