Canali Minisiti ECM

Scoperto il meccanismo molecolare che regola la risposta immunitaria

Medicina Interna Redazione DottNet | 16/03/2020 21:07

Le conseguenze su tumori o infezioni come Sars-Cov 2

La risposta immunitaria agli agenti patogeni, come i batteri o i virus, può essere troppo debole e favorire gravi malattie come il cancro, o eccessiva e causare gravi malattie infiammatorie autoimmuni come la sclerosi multipla o anche - lo vediamo oggi - la polmonite dovuta al Sars-Cov 2. Un gruppo di ricercatori dell'Istituto di Ricerca in Biomedicina (IRB) di Bellinzona, Università della Svizzera italiana, e dell' Istituto Europeo di Oncologia (IEO) di Milano ha scoperto un meccanismo molecolare che regola la risposta immunitaria, per evitare proprio le risposte eccessive in un senso o nell'altro. Lo studio è stato pubblicato oggi su Nature Immunology.  I ricercatori hanno identificato "una rete di geni regolatori, concatenati fra loro - spiega Silvia Monticelli, la ricercatrice dell'IRB alla guida del team - che possono favorire o reprimere la reazione pro-infiammatoria e potenzialmente patogenica dei linfociti T", cellule del sistema immunitario.

In particolare, hanno individuato il fattore chiave di questa regolazione nel gene BHLHE40, che "reprime direttamente l'espressione di un enzima, la Regnase-4, capace di degradare molecole infiammatorie, che sono fondamentali per una corretta risposta immune, ma che possono risultare dannose se prodotte in eccesso".  "L'immunoterapia dei tumori e l'immunomodulazione di malattie autoimmuni possono essere viste come due facce della stessa medaglia - dice Gioacchino Natoli, group leader del Dipartimento di Oncologia Sperimentale IEO - In entrambi i casi vogliamo regolare l'attività dei linfociti, solo che mentre nei tumori questa attivazione deve essere massimizzata, nelle malattie autoimmuni deve essere limitata".   "La ricerca sugli aspetti della regolazione delle risposte immunitarie è fondamentale per capire cosa succede in tanti tipi di malattie, incluse le malattie infettive, come stiamo purtroppo vedendo oggi con la pandemia del Covid-19 - conclude Silvia Monticelli - La speranza è sempre quella che ricerche vigorose in questo senso ci portino a nuove terapie, anche se i risultati quasi sempre si vedono a distanza di anni".

pubblicità

fonte: Nature Immunology

Commenti

I Correlati

Lancet, con il cambiamento climatico a rischio progressi per la salute

Uno studio italiano condotto su 18.000 persone ha dimostrato che la presenza di bassi livelli di albumina è associata alla mortalità per cancro e malattie cardiovascolari negli individui di età pari o superiore ai 65 anni

Greco (S.I.d.R.): “Prevenzione decisiva a supporto di genetica e stili di vita”

La scoperta, che apre la strada alla ricerca di nuovi farmaci anti-obesità, è pubblicata sulla rivista Nature Metabolism dall'Università tedesca di Bonn e dall'Università della Danimarca Meridionale

Ti potrebbero interessare

Lancet, con il cambiamento climatico a rischio progressi per la salute

Uno studio italiano condotto su 18.000 persone ha dimostrato che la presenza di bassi livelli di albumina è associata alla mortalità per cancro e malattie cardiovascolari negli individui di età pari o superiore ai 65 anni

Variante forse legata al funzionamento dell'ipotalamo

Greco (S.I.d.R.): “Prevenzione decisiva a supporto di genetica e stili di vita”

Ultime News

Pubblicate sull’European Journal of Cancer le raccomandazioni stilate da esperti provenienti da 5 continenti e da società scientifiche internazionali

La MIP-C si può sviluppare anche in chi ha avuto il virus lieve

Radiologi e clinici del Policlinico Gemelli hanno ideato un metodo per 'taggare' con una piccola spirale metallica (microcoil) queste lesioni

Di natura infiammatoria cronica e progressiva, è provocata da un “corto circuito” del sistema immunitario. Interessa l’esofago causandone il restringimento. La sua principale conseguenza è che diventa difficile, a volte impossibile, la deglutizione