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Il Campus Bio-Medico ottiene il sigillo d’oro di qualità in sanità

Sanità pubblica Redazione DottNet | 27/08/2020 12:55

Nel corso dell’emergenza Covid la prestigiosa Joint Commission International ha esaminato le strutture sanitarie, didattiche e di ricerca di UCBM, valutando la conformità agli standard internazionali di circa 1.300 diversi elementi misurabili

Per la terza volta consecutiva il Policlinico Universitario Campus Bio-Medico ottiene il rinnovo dell’accreditamento della prestigiosa istituzione Joint Commission International (JCI). Un sigillo d’oro che, dopo i riconoscimenti del 2014 e del 2017, certifica in modo imparziale e rigoroso la qualità e le attenzioni che il Policlinico Universitario Campus Bio-Medico mette in campo ogni giorno per garantire ai pazienti e agli operatori altissimi livelli di qualità e sicurezza in ambito sanitario.

Dopo aver conquistato il primo riconoscimento nel settembre del 2014, il Policlinico Universitario Campus Bio-Medico ha ricevuto il secondo sigillo d’oro nel 2017. Il terzo è arrivato in un momento storico molto sfidante per la sanita mondiale. “Questa survey si è svolta in un contesto certamente complesso, a sole quattro settimane dalla chiusura del Campus Covid Center. Gli ispettori hanno espresso parole di elogio per la nostra policy di qualità e di sicurezza a favore dei pazienti, sempre vissuta e ancora più confermata in questo periodo di emergenza epidemiologica”, afferma Paolo Sormani, Direttore Generale del Policlinico Universitario Campus Bio-Medico.

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"Gli esperti JCI sono stati particolarmente rigorosi e puntuali utilizzando una modalità inedita come quella della survey virtuale. Hanno dato maggiore attenzione al punto di vista dei pazienti intervistandone alcuni a sorpresa per verificare la percezione della qualità e della sicurezza nella vita di tutti i giorni in Policlinico. Molto approfondita anche la sessione riguardante gli standard sulla ricerca clinica" sottolinea Rossana Alloni, direttore clinico del Policlinico Universitario Campus Bio-Medico.

“Nell’ambito degli indicatori di qualità e sicurezza è stato molto apprezzato il lavoro svolto per il controllo delle infezioni associate all’assistenza mediante una politica di monitoraggio costante dei germi alert, di valutazione periodica del rischio, di rafforzamento continuo delle pratiche per la prevenzione della trasmissione delle infezioni e di formazione sul tema, rivolta ad operatori e pazienti. Questo impegno continuo si è arricchito con la recente realizzazione di una campagna per l’igiene delle mani e il contrasto della antibiotico resistenza tramite la composizione di un team di Antimicrobial Stewardship” dichiara Lorenzo Sommella, Direttore Sanitario del Policlinico Universitario Campus Bio-medico.

Anche quest’anno il riconoscimento è stato ottenuto non soltanto per l’attività sanitaria, ma anche per la didattica e la ricerca svolta nel Policlinico. Per questo, il ‘sigillo’ è stato rinnovato al Policlinico Universitario in qualità di Academic Medical Center Hospital. Joint Commission International è un’organizzazione internazionale nata nel 1951 negli Stati Uniti per migliorare la qualità dell’assistenza sanitaria. Oggi è il più grande ente internazionale di accreditamento nell’ambito sanitario, con ramificazioni in ogni continente, dove ispeziona quasi 20mila organizzazioni e servizi sanitari.

L’accreditamento JCI avviene su base volontaria ed è in costante aggiornamento. Le strutture sanitarie, infatti, anche dopo aver superato le verifiche restano sotto stretta osservazione: gli standard JCI sono il frutto del consenso della comunità scientifica internazionale, vengono elaborati e aggiornati da una vera e propria task-force dell’organizzazione, per essere infine approvati da un board internazionale. Il rinnovo dell'accreditamento del Policlinico Universitario Campus Bio-Medico nel 2020 fa riferimento alla sesta edizione del manuale degli standard JCI. L'applicazione degli standard è resa verificabile da oltre 1300 elementi misurabili.

Gli standard centrati sui pazienti riguardano la sicurezza, l'accesso all'assistenza sanitaria e la continuità delle cure, i diritti e l'educazione del paziente e dei suoi familiari, la valutazione e la cura del paziente, l'assistenza anestesiologica e chirurgica, la gestione e l'utilizzo dei farmaci, soprattutto quelli ad alto rischio.

Per quanto riguarda, invece, l'organizzazione e la gestione della struttura, gli standard interessano il miglioramento della qualità e la sicurezza del paziente, la prevenzione e il controllo delle infezioni, l'organizzazione, intesa come governo interno, leadership e direzione, la gestione e la sicurezza delle infrastrutture, la qualifica e la formazione del personale e la gestione della comunicazione e delle informazioni.

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