Canali Minisiti ECM

Aaroi: subito l'assunzione di specializzandi anestesisti

Anestesia e Rianimazione Redazione DottNet | 02/11/2020 14:48

Vergallo: "Far entrare i medici in formazione degli ultimi due anni e stabilizzare gli specialisti ancora precari"

Di fronte alla recrudescenza della pandemia da Covid-19 e alle carenze di medici anestesisti-rianimatori e dell'Emergenza-Urgenza "è necessaria l'immediata assunzione dei medici in formazione degli ultimi due anni e la stabilizzazione degli specialisti ancora precari". Lo chiede l'Associazione anestesisti rianimatori ospedalieri italiani (Aaroi-Emac) in una lettera inviata alle Aziende e agli Enti SSN, alle Regioni e per conoscenza al ministro della Salute e al presidente del Consiglio. "Non abbiamo abbastanza medici rianimatori per gestire i posti aggiuntivi di terapia intensiva", afferma il presidente Aaroi Alessandro Vergallo. "Non abbiamo abbastanza medici rianimatori per gestire i posti aggiuntivi. Nel periodo pre-pandemico i posti delle rianimazioni erano poco più di 5.000. Attualmente - rileva Vergallo all'ANSA - abbiamo già moltissime difficoltà a gestirne 1.800 in più con l'organico disponibile, non implementato come sarebbe stato necessario". Di certo, ha affermato, "ora la situazione è abbastanza critica in tutta Italia, mentre a Milano e Napoli è già particolarmente critica. Stiamo raddoppiando i ricoveri in Rianimazione ogni 9-10 giorni; bisogna capire se le ultime misure saranno efficaci, altrimenti -. avverte il presidente degli anestesisti - ci troveremo nel giro di una decina di giorni in una situazione veramente critica".

pubblicità

Da qui la lettera inviata alle Regioni, in cui si chiede l'immediata assunzione degli specializzandi "per garantire la tutela della salute pubblica nel miglior modo possibile nella situazione di grave emergenza attuale e - prevedibilmente - futura". L'Aaroi-Emac chiede dunque di procedere ad "assunzioni a tempo determinato, con inquadramento contrattuale con qualifica dirigenziale e trattamento economico proporzionato alla prestazione lavorativa resa, evitando di ricorrere a contratti di lavoro atipici". "Il reclutamento di medici in Formazione in Anestesia e Rianimazione è fondamentale per affrontare l'emergenza - afferma Vergallo -. In questo ambito, in cui la carenza è significativa e dove, per la peculiarità della disciplina, non è possibile in alcun modo ricorrere ad altre figure specialistiche, la collaborazione degli specializzandi degli ultimi due anni rappresenta una boccata di ossigeno. Altrettanto può dirsi per i Pronto Soccorso, anch'essi in sofferenza, per quanto riguarda gli specializzandi in Medicina d'Emergenza e Urgenza".  L'Aaroi-Emac sottolinea inoltre "la necessità di procedere il più rapidamente possibile alla stabilizzazione a tempo indeterminato del gran numero di specialisti a tutt'oggi ancora precari. Le situazioni di precariato - avverte Vergallo - hanno causato e causano innumerevoli situazioni di gravi difficoltà organizzative del lavoro negli ospedali". 

Commenti

I Correlati

Il lavoro non solo è diventato sempre più gravoso ma gli operatori sanitari sono costretti quotidianamente ad affrontare rischi crescenti legati ad aggressioni, sia verbali che fisiche, e denunce in sede legale

"Epidemia tra i mammiferi è un passo avanti verso l'uomo, non uno ma più ceppi si stanno adattando"

Necessari per rendere effettiva l'applicazione dei nuovi Lea

Rossi: “È impossibile far rientrare in un codice una patologia specifica e spesso è multifattoriale. Questa è una assurdità che va condannata ed evitata con ogni mezzo”. Cimo-Fesmed: “Auspichiamo più interventi strutturali”

Ti potrebbero interessare

A Torino oltre 600 specialisti in anestesia e rianimazione al congresso nazionale dell'Area culturale emergenza Ace

Alla Conferenza HIMSS[1] 2024, uno Showcase sull’ interoperabilità dimostra come SDC può ottimizzare i processi e creare un ambiente favorevole al recupero del paziente

La Società Italiana di Cure Palliative (SICP) ha pubblicato un Documento di raccomandazioni per gli standard di personale medico e infermieristico necessari a far funzionare le Reti Locali di Cure Palliative dell'adulto

Il Sindacato dei Medici Anestesisti Rianimatori e dell’Emergenza-Urgenza invita nuovamente le Regioni a seguire il modello Lombardia

Ultime News

Il lavoro non solo è diventato sempre più gravoso ma gli operatori sanitari sono costretti quotidianamente ad affrontare rischi crescenti legati ad aggressioni, sia verbali che fisiche, e denunce in sede legale

Allungare i tempi non aumenta i rischi diagnosi tumore o morte

Cavaleri (Ema): "Ci aspettiamo ritiro vaccini non più usati"

Il primo appuntamento partenopeo si inserisce nella fase pilota del Progetto per un programma di screening nazionale nella popolazione pediatrica delle due patologie, promosso dall'Istituto Superiore di Sanità su incarico del Ministero della Salute