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Un cerotto a microaghi potrà scovare i marker delle malattie

Medicina Interna Redazione DottNet | 26/01/2021 11:12

In un prossimo futuro si potrà dire addio alla siringa che fa il prelievo del sangue

Per trovare i marcatori di una malattia in un prossimo futuro si potrà dire addio alla siringa che fa il prelievo del sangue. E' questo il risultato di un lavoro condotto dai ricercatori della Washington University a Saint Louis che hanno sviluppato un cerotto con microaghi che può essere applicato sulla pelle, prendere un biomarcatore dalle cellule e permettere ai medici di fare diagnosi.  Lo studio, pubblicato su Nature Biomedical Engineering, concentra la sua attenzione su tutti quei biomarcatori che non sono solo nel sangue ma che si trovano nel liquido che circonda le cellule, il fluido interstiziale dermico. Una volta che i biomarcatori sono stati 'catturati', vengono rilevati utilizzando la fluorescenza per indicare la loro presenza e quantità. Il gruppo di lavoro ha utilizzato un sistema a fluorescenza ultra luminosa, che permette di notare il segnale dei biomarcatori della proteina bersaglio 'brillando' anche quando ci sono basse concentrazioni.  "In precedenza, le concentrazioni di un biomarcatore dovevano essere dell'ordine di pochi microgrammi per millilitro di fluido", ha detto Zheyu (Ryan) Wang, uno degli autori principali dell'articolo. Ma usando il 'fluoro plasmonico', il team di ricerca è stato in grado di rilevare biomarcatori dell'ordine di picogrammi per millilitro. "Questo è un ordine di grandezza più sensibile", ha aggiunto. Secondo gli studiosi, potrebbe essere usato in caso di una persona con dolore al petto per testare la troponina, il biomarcatore che indica l'infarto del miocardio. I cerotti sono quasi indolori.

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fonte: Nature Biomedical Engineering

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