Il lavoro di ricerca è basato sulla stimolazione e l'introduzione di molecole prodotte dall'organismo
Uno studio internazionale, pubblicato dalla rivista Cell Reports, ha scoperto nelle lipossine un possibile trattamento della Sclerosi Multipla, con la quale in Italia si confrontano quotidianamente circa 130mila persone. Lo comunica la Fism, la fondazione dell'Associazione Italiana Sclerosi Multipla (Aism), che ha cofinanziato la ricerca. Le 'lipossine' sono le molecole che iniziano la fase conclusiva di un processo infiammatorio acuto, innescando la successiva produzione delle resolvine, ossia le molecole responsabili dei processi di riparazione e ripristino dell'equilibrio con l'ambiente esterno dei tessuti danneggiati. Il lavoro di ricerca è basato sulla stimolazione e l'introduzione di molecole prodotte dall'organismo, le lipossine appunto, che innescano il processo di risoluzione dell'infiammazione attraverso la produzione delle resolvine.
Una ricerca internazionale apre nuove prospettive per la cura del Parkinson
In Italia circa 1 bambino su 77 soffre di un disturbo dello spettro autistico (dati ISS), 5 bambini su 100 manifestano un disturbo del linguaggio o dell’apprendimento e da 3,5 a 5 su 100 un deficit dell’attenzione e iperattività
Il trattamento con ofatumumab fino a sei anni continua a essere ben tollerato con risultati di sicurezza coerenti, a sostegno del profilo beneficio-rischio favorevole di ofatumumab nella SMR
Studio spagnolo svela segni di malattia nel 95% degli over 65 con 2 copie del gene ApoE4
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Lavoro del team di ricerca del dipartimento di Neuroscienze dell'Università di Torino
La MIP-C si può sviluppare anche in chi ha avuto il virus lieve
Pubblicate sull’European Journal of Cancer le raccomandazioni stilate da esperti provenienti da 5 continenti e da società scientifiche internazionali
Radiologi e clinici del Policlinico Gemelli hanno ideato un metodo per 'taggare' con una piccola spirale metallica (microcoil) queste lesioni
Di natura infiammatoria cronica e progressiva, è provocata da un “corto circuito” del sistema immunitario. Interessa l’esofago causandone il restringimento. La sua principale conseguenza è che diventa difficile, a volte impossibile, la deglutizione
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