Si tratterebbe di un disturbo del sistema immunitario e non di natura nervosa
Un potenziale passo avanti nella comprensione della fibromialgia, un disturbo caratterizzato da dolore, debolezza muscolare e affaticamento cronico che colpisce una persona su 40 nel mondo, nell'80% dei casi donne: si tratterebbe di un disturbo del sistema immunitario e non di natura nervosa, insomma sembra configurarsi come una malattia autoimmune come il diabete di tipo 1 o la tiroidite. Lo suggerisce uno studio condotto da esperti del King's College di Londra e pubblicato sul Journal of Clinical Investigation, secondo cui iniettando in topolini gli anticorpi raccolti dal sangue di pazienti, i topolini iniziano a manifestare i sintomi della fibromialgia fin quando il loro organismo non si ripulisce dagli anticorpi iniettati. Tra I sintomi scatenati da questa ''trasfusione'' di anticorpi gli esperti hanno rilevato una aumentata sensibilità al dolore, debolezza muscolare, riduzione dei movimenti.
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I primi a iniziare il declino sono i vasi sanguigni
Dentali: “Questa decisione migliora concretamente l’accesso alle cure, in particolare per i pazienti più fragili e anziani"
Secondo i ricercatori, i risultati ottenuti da questo primo lavoro potrebbero ampliare di oltre 20 volte le informazioni pubblicate nel 2023 dallo Human Pangenome Reference Project
Diminuiscono le probabilità di avere almeno due patologie assieme
"Nel mondo reale rallenta la malattia nel 50% dei pazienti"
Zooprofilattico Venezie, più vigilanza sui rischi biologici
Ha effetti positivi sui grassi e gli zuccheri nel sangue
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