Canali Minisiti ECM

Studio del Policlinico Bari, depressione e stanchezza dopo il Covid

Psichiatria Redazione DottNet | 03/03/2022 16:42

La maggior parte dei pazienti seguiti negli ambulatori per il post Covid sono stati inseriti in un programma di follow-up a medio-lungo termine che permetterà di valutare meglio l'evoluzione del nuovo quadro clinico

Il Policlinico di Bari ha seguito in un anno oltre 1300 pazienti con sindromi post-Covid, con un'età media di circa 49 anni, e ha notato che in seguito alla malattia hanno sviluppato difficoltà respiratorie e di concentrazione, ansia, depressione o persistente senso di stanchezza. A seguire i casi di post-Covid sono stati gli ambulatori delle unità operative di Medicina interna "Murri" diretta da Piero Portincasa, Pneumologia diretta da Elisiana Carpagnano, e Malattie infettive coordinata da Annalisa Saracino. Le attività dell'ambulatorio post-Covid sono iniziate a dicembre 2020, dopo la prima ondata pandemica. "I sintomi più comuni rilevati in circa il 30% sono astenia, difficoltà respiratorie, difficoltà di concentrazione, ansia, depressione", spiega Portincasa che, attraverso l'ambulatorio post-Covid di Medicina interna ha seguito circa 400 pazienti. "Questi sintomi - prosegue - possono avere nuova insorgenza o persistere dopo l'iniziale guarigione dal Covid.

pubblicità

Possono essere presenti con differente intensità nel corso del tempo o scomparire e successivamente recidivare. In alcuni casi abbiamo notato persistenza di iposmia (riduzione dell'olfatto) e ipogeusia (riduzione della percezione dei sapori), o alopecia (caduta di capelli) specie nelle donne". La maggior parte dei pazienti seguiti negli ambulatori per il post Covid sono stati inseriti in un programma di follow-up a medio-lungo termine che permetterà di valutare meglio l'evoluzione del nuovo quadro clinico, ancora in fase di studio e di valutazione da parte della comunità scientifica internazionale. "Al momento - conclude Portincasa - non esistono ancora protocolli terapeutici validati e universalmente applicabili. Le terapie variano da caso a caso e possono comprendere farmaci sintomatici, indicazioni su eventuali modificazioni di dieta e stili di vita, nutraceutici, integratori, supporto psico-cognitivi".

Commenti

I Correlati

La MIP-C si può sviluppare anche in chi ha avuto il virus lieve

Gianni Rezza: "Il piano pandemico aggiornato c'è, ma va approvato e ben finanziato". Il punto sulla trasmissione da uomo a uomo

Panel di esperti coinvolti nella stesura del documento: Vincenzo Baldo, Paolo Castiglia, Rosita Cipriani, Giovanni Gabutti, Sandro Giuffrida, Laura Sticchi, Maria Grazia Zuccali

Gli scienziati: "Dall'analisi del genoma non è possibile escludere l'origine umana"

Ti potrebbero interessare

Studio Usa, manca il supporto alla genitorialità

La qualità delle relazioni sociali può aiutare nel passaggio tra infanzia e adolescenza

“L’autismo è correlato all’età sempre più avanzata dei neo genitori, soprattutto di quella paterna, perché il Dna dello spermatozoo cambia, anche a causa dello stress”

Madeo: “È importante sottolineare che l’ADHD si nasconde dietro i comportamenti di tutti i giorni, in specifiche situazioni e attività in cui il soggetto è impegnato. Questo disturbo si individua soltanto ponendo le giuste domande"

Ultime News

Pubblicate sull’European Journal of Cancer le raccomandazioni stilate da esperti provenienti da 5 continenti e da società scientifiche internazionali

La MIP-C si può sviluppare anche in chi ha avuto il virus lieve

Radiologi e clinici del Policlinico Gemelli hanno ideato un metodo per 'taggare' con una piccola spirale metallica (microcoil) queste lesioni

Di natura infiammatoria cronica e progressiva, è provocata da un “corto circuito” del sistema immunitario. Interessa l’esofago causandone il restringimento. La sua principale conseguenza è che diventa difficile, a volte impossibile, la deglutizione