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Studio cinese, gli organi umani hanno un proprio ritmo di invecchiamento

Medicina Interna Redazione DottNet | 10/03/2022 11:58

Il team di studiosi ha misurato le diverse età biologiche dei sistemi di organi e ha scoperto che questi non sono sempre sincronizzati tra loro, anche se il peso e la forma fisica incidono

Le persone invecchiano costantemente, ma i singoli organi hanno un proprio ritmo di invecchiamento. Sono questi i risultati di uno studio pubblicato oggi sulla rivista Cell Reports e che analizza i molteplici 'orologi' all'interno del corpo umano.  Un team internazionale guidato da scienziati cinesi ha misurato le diverse età biologiche dei sistemi di organi e ha scoperto che questi non sono sempre sincronizzati tra loro, anche se il peso e la forma fisica incidono. Secondo lo studio, un microbiota intestinale vario è indice di un intestino più giovane, ma incide negativamente sull'invecchiamento dei reni; i ricercatori hanno infatti supposto che la diversità di specie provochi uno sforzo maggiore per tale organo.

Tale incongruenza dimostra l'esistenza di più 'orologi' nel corpo umano.  Il team ha reclutato 4.066 volontari di età compresa tra 20 e 45 anni che vivono a Shenzhen per fornire campioni di sangue e feci, nonché immagini della pelle del viso, oltre a sottoporsi all'esame della forma fisica.

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Tra loro, il 52% erano donne e il 48% uomini.  "Abbiamo usato dei biomarcatori che potevano essere individuati nei campioni di sangue e feci, oltre ad alcune misurazioni effettuate durante un checkup di routine", ha spiegato Xu Xun del Beijing Genomics Institute e del China National GeneBank di Shenzhen, tra gli autori corrispondenti.  I ricercatori hanno rilevato 403 caratteristiche come metabolismo e immunità, classificandole in nove categorie, ovvero cuore, reni, fegato, sesso, pelle del viso, alimentazione, immunità, forma fisica e microbioma intestinale.  In seguito, il team ha sviluppato un indice di invecchiamento per correlare diversi sistemi corporei tra loro prima di giudicare i volontari come più veloci o più lenti rispetto alla loro età cronologica.  Dallo studio è emerso che alcuni individui in sovrappeso possono avere un tasso di invecchiamento più rapido legato al metabolismo, mentre per altri, questo è legato al fegato.

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