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Aggiornate le indicazioni operative per l’attività odontoiatrica dopo la pandemia

Odontoiatria Redazione DottNet | 30/05/2023 18:18

Il vademecum in cinque regole

Data la situazione epidemiologica, l’evoluzione pandemica, i progressi scientifici e tecnologici, nonché la cessazione della fase emergenziale, si è resa necessaria la revisione delle “Indicazioni operative per l’attività odontoiatrica durante la pandemia Covid-19 ”, redatta in data 22 giugno 2022 e trasmessa con Circolare del Ministero della Salute del 19/7/2022, e conseguentemente un aggiornamento del Vademecum della Cao Nazionale a cura dei componenti Alessandro Nisio e Gianluigi D’Agostino redatto a Maggio 2023.

Le procedure cliniche di riferimento riguardanti gli standard minimi di sicurezza, che gli studi odontoiatrici hanno adottato in questi tre anni, hanno permesso di ridurre al minimo il rischio di trasmissione di infezione in ambito odontoiatrico, poiché ogni paziente va considerato come potenzialmente contagioso. Sia i risultati della Survey associata al corso FAD sul portale FadinMed sul Vademecum, sia i dati confermati a livello internazionale dal “Consejo General De dentistas”e dall’American Dental Association and Reserach Institute, affermano che solo l’1% degli odontoiatri ha riscontrato positività sul posto di lavoro, dimostrando l’efficacia dei protocolli di sicurezza attuati.

Le nuove indicazioni presenti nel vademecum ruotano attorno a cinque azioni principali.

1. Triage preliminare telefonico e in office. Attraverso i triage si richiedono notizie di anamnesi medica recente su esperienze dirette o indirette di Covid. Si può optare per uno dei due a discrezione del Medico Odontoiatra titolare o Direttore Sanitario.

2. Consenso informato. E’ consigliabile informare ed ottenere il consenso dal paziente in modo specifico anche relativamente al rischio da Covid-19.

3. Accettazione. Il paziente verrà invitato quindi a lavarsi le mani, o alla disinfezione delle stesse con soluzione idroalcolica in gel o liquida. Utile pertanto predisporre un cartello sul corretto lavaggio/disinfezione delle mani. Per quanto riguarda l’utilizzo della mascherina da parte del paziente e degli operatori sanitari, la decisione resta a discrezione del medico odontoiatra titolare o direttore sanitario, che può disporne l'uso anche per tutti coloro che presentino sintomatologia respiratoria. In sala d'attesa: aerare adeguatamente l’ambiente, porre attenzione all’igiene delle superfici, affiggere informativa dettagliata sui protocolli corretti e mettere a disposizione dispenser con detergenti e disinfettanti idonei, evitare i contatti stretti e protratti con persone con sintomi simil influenzali.

4. Protezione operatore. Mascherine chirurgiche preferibilmente del tipo IIR o equivalente(UNI EN 14683) andrebbero sostituite ogni 2-3 ore perché inumidendosi perdono efficacia. Nelle zone operative si suggerisce l’utilizzo dei filtranti facciali FFP2 in tutti i pazienti, al fine di garantire la protezione nei confronti di qualsiasi infezione crociata. Questi possono essere utilizzati al massimo per sei ore consecutive, se non usurati e contaminati. Utilizzo dei guanti monouso: si raccomanda di lavarsi le mani prima e dopo di indossare i guanti. Non vi è evidenza scientifica sull’utilizzo di doppi guanti nella gestione di casi sospetti o confermati di Covid-19.

5. Protocolli operativi. Prima che il paziente entri predisporre tutto il necessario lasciando meno oggetti possibili sulle superfici; lasciare coperti gli strumenti fino all’inizio della prestazione. Eseguire il flushing degli strumenti che generano acqua e aria prima delle procedure odontoiatriche per circa
venti secondi. Far accomodare il paziente posizionando l’apposita mantellina monouso idrorepellente.

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