Canali Minisiti ECM

Sette fumatori su 10 non hanno mai provato a smettere

Sanità pubblica Redazione DottNet | 26/11/2023 16:23

Lo afferma Eurispes presentando i risultati più importanti emersi nelle indagini del 2023 effettuate sul tema "Fumo: nuovi prodotti e riduzione del danno. L'evoluzione del fenomeno in Italia"

La maggioranza dei fumatori di sigarette tradizionali (il 68,6%) dichiara di non aver mai provato a smettere di fumare, mentre il 31,4% afferma invece di averci provato. Sull'intenzione di smettere in un prossimo futuro, il 27,2% dichiara che dovrebbe smettere, ma non vuole; il 26,6% dovrebbe smettere ma crede di non riuscire a farlo; il 18,4% vorrebbe smettere, ma non in tempi brevi. Lo afferma Eurispes presentando i risultati più importanti emersi nelle indagini del 2023 effettuate sul tema "Fumo: nuovi prodotti e riduzione del danno. L'evoluzione del fenomeno in Italia".

Secondo l'indagine, inoltre il 15,5% afferma di non voler assolutamente
smettere, il 12,2% si propone di smettere di fumare entro sei mesi. Costante la percentuale di fumatori che dichiarano di voler smettere entro sei mesi rispetto al 2021. "I risultati delle nostre indagini - dichiara il Presidente dell'Eurispes, Gian Maria Fara - continuano a confermare tre aspetti: il primo che vi è un costante aumento di fumatori che dichiarano di non avere alcuna intenzione di smettere di fumare. Il secondo è legato ai prodotti senza combustione, la cui diffusione va di pari passo con una diminuzione delle sigarette tradizionali o con l'abbandono delle stesse. Il terzo aspetto riguarda la mancanza di informazione sui nuovi prodotti lamentata da quanti hanno partecipato negli anni alle indagini campionarie."

pubblicità

"L'adozione dei dispositivi a tabacco riscaldato è riuscita ad avere un impatto positivo sulla riduzione del consumo di sigarette tradizionali", si legge nella nota dell' Eurispes, che ha presentato alcuni dei risultati più importanti emersi nelle indagini del 2023 relative al tema "Fumo: nuovi prodotti e riduzione del danno. L'evoluzione del fenomeno in Italia". Il 79,5% di chi usa tabacco riscaldato, spiega l'Eurispes, afferma di aver abbandonato le sigarette tradizionali dopo essere passati ai prodotti senza combustione. Prima di adottare i prodotti a tabacco riscaldato l'87% degli intervistati fumava sigarette tradizionali, l'8,8% la sigaretta elettronica, il 2,7% altri prodotti tradizionali del tabacco e solo l'1,5% non utilizzava alcun prodotto.

Quasi tutti i consumatori di tabacco riscaldato, quindi, lo scelgono in alternativa o in aggiunta ad un prodotto da fumo usato in precedenza (98,5%), mentre sono pochissimi quelli che vi si accostano come primo approccio. Inoltre il 62,9% dei fumatori di tabacco riscaldato ha provato a smettere, mentre il 37,1% non ci ha mai provato. Per quanto riguarda le sigarette elettroniche, più della metà del campione (57,3%) per svapare utilizza liquidi senza nicotina e il 15,5% preferisce liquidi con nicotina, mentre utilizza entrambi i tipi di liquidi il 27,2% . Per svapare, utilizzano liquidi con nicotina soprattutto gli over 64 (20%), seguiti dai fumatori compresi tra i 18 e i 34 anni, con percentuali intorno al 18%. Utilizzano, invece, liquidi senza nicotina maggiormente gli intervistati tra i 35 e i 44 anni (61,5%) e la fascia d'età tra i 25 e i 34 anni (59,5%). Chi usa entrambi i liquidi, invece, si trova maggiormente tra gli over 64 (40%).

Commenti

I Correlati

Anche un sms per ricordare che possono accedere ad un controllo

I progetti vincitori, selezionati da una giuria tecnica e tramite voto popolare sono stati annunciati durante il 24o Convegno Nazionale Conacuore

Ma per i pazienti il cambiamento è fonte di timori e di paure

Agenas, +6% sul 2022. Il 68% Codici bianchi e verdi

Ti potrebbero interessare

Anche un sms per ricordare che possono accedere ad un controllo

I progetti vincitori, selezionati da una giuria tecnica e tramite voto popolare sono stati annunciati durante il 24o Convegno Nazionale Conacuore

Agenas, +6% sul 2022. Il 68% Codici bianchi e verdi

I professionisti sanitari che prendono in cura un assistito − sia nell'ambito del SSN, sia al di fuori − possono accedere ai dati e ai documenti presenti nel FSE solo se l'assistito ha preventivamente espresso il proprio consenso alla consultazione

Ultime News

Anche un sms per ricordare che possono accedere ad un controllo

I medicinali a base di enalapril iniettabile non sono disponibili in Italia da oltre vent’anni, in seguito alla revoca dell’Autorizzazione all’Immissione in Commercio (AIC) su rinuncia da parte dell’azienda farmaceutica titolare, nel 2000

La lettura combinata delle norme suggerisce, pertanto, di fare esclusivo riferimento ai termini di prescrizione e decadenza che scadono entro il 31 dicembre dell’anno in cui è disposta la sospensione degli adempimenti e dei versamenti tributari per e

Mandelli: "Un farmacista che rafforza il proprio ruolo qualificato di dispensatore del farmaco e sempre più presidio fondamentale per le attività di prevenzione e diagnosi precoce, a tutto vantaggio dei pazienti e della sostenibilità del Servizio San