La terapia iniettiva con BoNT-A contribuisce a migliorare l'autostima, il benessere psicologico e la qualità della vita dei pazienti, aiutandoli a ritrovare una visione positiva di sé. La BoNT-A mostra un effetto antidepressivo
La diagnosi di cancro non colpisce solo il corpo. Affligge anche cuore e mente, trasformando il percorso di guarigione in una sfida che permea ogni aspetto della vita. I segni lasciati dalla malattia e dai trattamenti sul corpo possono riflettersi profondamente sull’immagine di sé e sullo stato d’animo, amplificando un senso di fragilità già difficile da gestire. È ormai chiaro che il benessere psicologico è fondamentale per la guarigione: ritrovare fiducia in sé stessi e nella propria vita quotidiana può sostenere il sistema immunitario e rafforzare la resilienza del paziente.
A sostegno proprio di questo aspetto, arrivano i risultati di una recente review: "The Esthetic Use of Botulinum Toxins in Cancer Patients: Providing a Foundation for Future Indications".
Lo studio fornisce un'analisi sull'uso della tossina botulinica in pazienti oncologici. «Il risultato dimostra che il farmaco è sicuro e può essere utilizzato per procedure estetiche anche in pazienti sottoposti a cure oncologiche attive. La terapia iniettiva con BoNT-A contribuisce a migliorare l'autostima, il benessere psicologico e la qualità della vita dei pazienti, aiutandoli a ritrovare una visione positiva di sé. La BoNT-A, oltre ai benefici estetici, mostra un effetto antidepressivo
rilevante grazie al meccanismo del "facial feedback"», afferma Papagni.
L’importanza di questa review risiede in diversi fattori. Renga spiega: «Questa è la prima revisione sistematica sull'uso estetico della tossina botulinica in pazienti oncologici. Analizza i dati esistenti per fornire una sintesi basata su evidenze solide e indicazioni per nuovi approcci terapeutici e ulteriori studi. La ricerca, pubblicata su Toxins con un Impact Factor di 5,075 (2024), è supportata da rigorosi processi di peer review».
Aggiunge Cavallini. «Un lavoro che sottolinea sempre più come la medicina estetica non sia solo una questione estetica, ma una parte integrante del benessere globale del paziente. Questa review dimostra come la tossina botulinica possa offrire un supporto prezioso ai pazienti oncologici, restituendo loro non solo un aspetto migliore, ma anche una nuova fiducia in sé stessi e nella vita». L’approccio della medicina estetica si sta evolvendo verso una dimensione restitutiva, che ora punta non solo a migliorare l’aspetto, ma anche a ridare una percezione positiva di sé stessi.
«Nei pazienti oncologici – afferma Papagni – la tossina riduce le rughe glabellari e corregge le cicatrici post-chirurgiche. Le applicazioni terapeutiche alleviano il dolore neuropatico, le contratture muscolari e trattano l’ipersecrezione salivare o il ritardo nello svuotamento gastrico».
«Lo studio, aggiunge Renga, presenta un doppio livello di sicurezza. La sicurezza degli studi (protocolli standardizzati, follow-up strutturati, criteri chiari di selezione) garantisce l'affidabilità dei risultati, mentre quella del farmaco (controindicazioni definite, interazioni documentate, protocolli per le complicanze) supporta un approccio terapeutico consapevole. Gli effetti collaterali della BoNT-A sono generalmente lievi e transitori, mentre è controindicata in condizioni specifiche, come la sindrome miastenica di Lambert-Eaton o altre malattie neurologiche a carico della placca neuromuscolare. «La review – conclude Cavallini - evidenzia che la sicurezza del farmaco in oncologia è garantita da un approccio integrato che combina una selezione accurata del paziente, tecniche iniettive precise, monitoraggio continuo dei risultati e una collaborazione multidisciplinare tra specialisti». Gli incoraggianti risultati degli studi sulla qualità della vita prospettano che le terapie future per i pazienti oncologici mireranno anche a mantenere un umore ottimale. In questo contesto, l'uso del botulino potrebbe offrire un supporto significativo. E sicuro.
Delicato intervento congiunto con la Chirurgia Maxillo facciale del Policlinico di Bari
Lo aveva presentato la maggioranza. M5s: Però usano soldi per le armi
I batteri possono indurre il microbioma ad attivare i linfociti T citotossici e le cellule Natural Killer del nostro sistema immunitario, affinché siano in grado di attaccare e uccidere le cellule tumorali
Il nuovo software è attivo nel Dipartimento di Radioterapia Oncologica Avanzata dell'Irccs Sacro Cuore Don Calabria di Negrar, unica struttura in Italia
Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia
Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti
Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica
I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib
Commenti