Anelli: "Limitare la necessità del piano terapeutico ai primi 12 mesi di terapia, per aprire poi la prescrizione a tutti i medici, ferme restando le condizioni di rimborsabilità stabilite dall’Agenzia italiana del farmaco”
Un intervento legislativo per semplificare la prescrizione dei farmaci che richiedono il piano terapeutico: un modo concreto ed efficace per ridurre le liste d’attesa, liberando, sin da subito, cinque milioni di visite specialistiche da mettere a disposizione dei cittadini. proporlo è la Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, che ha elaborato, insieme alle principali Società scientifiche, un Documento, approvato oggi dal Comitato Centrale, che analizza, partendo dai dati Osmed e dai contributi scientifici in materia, gli impatti e gli esiti dei Piani terapeutici, per programmare, a più di vent’anni dalla loro introduzione, una loro revisione. "La proposta – spiega il Presidente della Fnomceo, Filippo Anelli - è semplice: limitare la necessità del piano terapeutico ai primi 12 mesi di terapia, per aprire poi la prescrizione a tutti i medici, ferme restando le condizioni di rimborsabilità stabilite dall’Agenzia italiana del farmaco".
"Questo al fine – aggiunge - di garantire una maggiore accessibilità alle cure da parte dei pazienti, ridurre i costi indiretti delle prestazioni sanitarie, facilitare e semplificare i percorsi di presa in carico, contribuire alla riduzione delle liste d'attesa e valorizzare la professionalità di tutti i medici italiani: l'accesso semplificato a terapie appropriate e necessarie avrebbe, infatti, un rilevante impatto sulla qualità di vita dei pazienti, liberando cinque milioni di visite specialistiche l’anno".
Il Documento - firmato da Anelli insieme al presidente della FISM, la Federazione delle Società Medico Scientifiche italiane, Loreto Gesualdo, di AIPO (Associazione italiana Pneumologi ospedalieri) Claudio Micheletto, di ANMCO (Associazione nazionale Medici Cardiologi ospedalieri), Massimo Grimaldi, di AMD (Associazione medici diabetologi), Riccardo Candido, di SIC (Società italiana di Cardiologia), Pasquale Perrone Filardi, di SID (Società italiana di Diabetologia), Raffaella Buzzetti, di SIMG (Società italiana dei Medici di Medicina Generale e delle Cure primarie), Alessandro Rossi, di SIN (Società italiana di Nefrologia), Luca De Nicola, di SIP (Società italiana di Pneumologia), Fabiano Di Marco – è stato inviato questo pomeriggio al Ministro della Salute, Orazio Schillaci, al Sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, Al Sottosegretario di Stato all’Economia e alle Finanze, Federico Freni, al Presidente AIFA, Robert Nisticò, al Presidente della Commissione Bilancio del Senato, Sen. Nicola Calandrini, al Presidente della Commissione Affari Sociali del Senato della Repubblica, Sen. Francesco Zaffini, al Presidente della Commissione Bilancio della Camera dei deputati, on. Giuseppe Mangialavori, al Presidente della Commissione Affari Sociali della Camera, On. Ugo Cappellacci, ai componenti delle stesse Commissioni, ai Presidenti dei Gruppi parlamentari di Camera e Senato.
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