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UCBM e Farmindustria insieme per valorizzare il ruolo del medico nell’industria del farmaco

Professione Redazione DottNet | 15/10/2025 12:26

All’Università Campus Bio-Medico di Roma l’evento accademico nazionale dopo il Memorandum MUR–CRUI–Farmindustria

L’Università Campus Bio-Medico di Roma ha ospitato oggi l’incontro "La professione del medico nell’azienda farmaceutica" realizzato dopo la firma del Memorandum of Understanding tra Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR), CRUI e Farmindustria. L’iniziativa ha visto la partecipazione di studenti, specializzandi e manager di alcune delle più grandi aziende farmaceutiche che operano nel nostro paese, con l’obiettivo di illustrare le opportunità professionali e formative per i medici nel settore industriale. 

Il MOU prevede la promozione della collaborazione tra imprese farmaceutiche e istituzioni universitarie per rafforzare la formazione di professionalità altamente qualificate, valorizzare il ruolo dei medici nella ricerca e nello sviluppo, trattenere e attrarre talenti e diffondere la conoscenza dei centri di eccellenza italiani e internazionali.

In questo contesto, l’evento di oggi rappresenta un primo passo concreto nella realizzazione degli obiettivi condivisi. Ad aprire i lavori, i saluti istituzionali di Andrea Rossi, Direttore Generale e Amministratore Delegato dell’Ateneo, Carlo Riccini, Vicedirettore Generale di Farmindustria, Vincenzo Di Lazzaro, Preside della Facoltà Dipartimentale di Medicina e Chirurgia, e di Giorgio Minotti, Ordinario di Farmacologia e Direttore del Master in Ricerca Clinica. 

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Nel suo intervento, Andrea Rossi ha sottolineato come "Scegliere di investire la propria carriera nell’industria farmaceutica significa entrare in prima linea nell’innovazione sanitaria, trasformando le competenze cliniche in soluzioni concrete per la salute delle persone. Per un medico è l’opportunità di partecipare a progetti multidisciplinari, guidare lo sviluppo di nuove terapie e contribuire al progresso scientifico, senza rinunciare alla crescita professionale. È una scelta che unisce passione per la medicina, ambizione scientifica e impatto reale sulla società, rafforzando allo stesso tempo la leadership italiana nel settore e la competitività del Paese".  "L’industria farmaceutica punta sul capitale umano e investe quattro miliardi di euro all’anno in Ricerca e Produzione", afferma Carlo Riccini, Vicedirettore generale di Farmindustria. "Per Farmindustria è dunque prioritario favorire lo sviluppo delle competenze necessarie alle imprese, in particolare quelle medico-scientifiche. Proprio in questa direzione va l'incontro di oggi con un’Università di eccellenza come il Campus Biomedico, organizzato nell’ambito del protocollo siglato da Farmindustria con il MUR e la CRUI. Uno strumento pensato per offrire anche a molti giovani medici, sia delle nostre Università, sia provenienti dall’estero, conoscenze al passo coi tempi in un contesto globale in cui l’innovazione corre veloce e offre tante opportunità di lavoro anche nelle nostre aziende". 

La mattinata ha incluso una sessione introduttiva di Marco Zibellini, Direzione Tecnico Scientifica di Farmindustria, dedicata a Ricerca, Sviluppo e Ciclo di vita del farmaco, seguita da una tavola rotonda moderata da Minotti e Zibellini con medici protagonisti dell’industria farmaceutica nazionale e internazionale: 

    • Agnese Cattaneo, Chief Medical Officer, Angelini Pharma 
    • Mariangela Amoroso, Country Medical Lead & Medical Head Specialty Care Italy, Sanofi Italy 
    • Alfonso Gentile, Executive Medical Affairs Director, Incyte Biosciences Italy 
    • Annalisa Iezzi, Medical Director Region South, AbbVie 
    • Domenico Valle, Regulatory Affairs Italy Hub Senior Director, Eli Lilly Italia 

Gli interventi hanno evidenziato come la formazione alla ricerca clinica e alle sperimentazioni cliniche rappresenti un fattore chiave per innovare le strategie delle industrie del farmaco e per interagire in modo efficace con gli enti regolatori.  "Il settore farmaceutico è un ambito strategico per l’innovazione e la salute pubblica, e i medici possono svolgere un ruolo decisivo nel suo sviluppo, portando competenze cliniche e scientifiche di alto livello – ha sottolineato il prof. Giorgio MinottiOffrire agli studenti e agli specializzandi la possibilità di conoscere da vicino queste prospettive significa aiutarli a cogliere nuove opportunità di crescita professionale, anche in una dimensione internazionale" 

Gli studenti del sesto anno dei corsi di Laurea in Medicina e Chirurgia e in Medicine and Surgery, insieme a quelli del quarto anno di MedTech e agli specializzandi degli ultimi due anni, hanno potuto interagire direttamente con medici che hanno intrapreso con successo la carriera nell’industria del farmaco, approfondendo le opportunità professionali e le motivazioni vocazionali alla base di questa scelta.  L’evento conferma l’impegno dell’Università Campus Bio-Medico di Roma nel creare ponti tra formazione accademica, ricerca e industria, in linea con la strategia del MOU e con le iniziative di Farmindustria volte a valorizzare i talenti, attrarre competenze dall’estero e sostenere lo sviluppo della filiera farmaceutica italiana. Grazie a questa collaborazione, studenti e giovani medici possono acquisire esperienze dirette di ricerca e sviluppo industriale, con ricadute concrete in termini di occupazione qualificata, innovazione e competitività del sistema Paese. 

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