Nuove chance di cura per un tumore oggi difficilmente curabile: un proiettile molecolare intelligente per la leucemia linfoide acuta: la sua azione è risolutiva rispetto ai farmaci testati finora perchè il proiettile di precisione mira in modo specifico le cellule staminali che alimentano il tumore, uccidendole.
E' il risultato reso noto sulla rivista Cell Stem Cell, da Richard Lock del Children's Cancer Institute Australia e University of New South Wales. Lock ha infatti usato un anticorpo specifico che riconosce e uccide solo le staminali tumorali, le cellule di riserva che danno vita a nuove cellule malate e che, dopo la chemioterapia, sono responsabili delle ricadute. L'anticorpo ha eliminato il tumore nei topi e adesso è già iniziata la prima fase sperimentale su pazienti in stadio avanzato di malattia. La leucemia mieloide acuta è una neoplasia che origina nel midollo osseo, dalle cellule precursori di globuli rossi, globuli bianchi, piastrine. E' un tumore difficile da eradicare, la chemioterapia da sola spesso non è sufficiente perchè il tumore, dopo essere guarito, ritorna.
Sono un antiepilettico e un farmaco per il colesterolo che insieme sono in grado di modificare la biologia del tumore e potenziare l'effetto della chemioterapia
Dal melanoma al seno. Da studiare il fenomeno della resistenza in certi pazienti
Ricercatori di IEO e dell’Università degli Studi di Milano scoprono come farmaci già in uso possono essere potenzialmente efficaci contro tumori con una diffusa anomalia genetica
I nuovi dati dello studio MARIPOSA, presentati alla World Conference on Lung Cancer 2024, hanno confermato una superiorità clinica a lungo termine della terapia amivantamab più lazertinib rispetto alla monoterapia con osimertinib
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