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Case report: shock cardiogenico in un neonato con miocardite da Enterovirus

Pediatria | 07/01/2010 12:36

Il danneggiamento ventricolare sinistro nel neonato può essere causato da asfissia neonatale, dalle malattie metaboliche, dalle cardiopatie congenite e dalle infezioni sistemiche di natura batterica o virale. In rari casi, le infezioni da Enterovirus possono causare malattie gravi tra cui, l’insufficienza cardiaca, cerebrale, epatica e multi organo.

Presso il Dipartimento di Neonatologia e Pediatria dell’University Hospital di Saarland, Homburg in Germania è stato ammesso un neonato, alla terza settimana di vita, in uno stato di shock cardiogeno e con grave acidosi lattica, con valori di: pH pari a 6,9; lattato sierica pari a 15 mmol /l; e una pCO2 pari a 54,9 mmHg. La troponina T sierica si presentava entro i valori normali; la creatinina fosfochinasi sierica totale era pari a 57 U/l, la CK-MB pari a 110 U/l, e il LDH pari a 762 U/l; mentre la NT-proBNP si presentava elevata, con un valore pari a 64.391 pg/ml. L'ecocardiografia sulla funzione ventricolare sinistra ha evidenziato una certa depressione, con una frazione di accorciamento del 16%. Il neonato è stato trattato con inotropi positivi. Questo ha comportato un graduale miglioramento nel corso delle due settimane successive con normalizzazione dell’attività del ventricolo sinistro. L'esame della PCR è risultato poi positivo per Enterovirus. Altre possibili cause di compromissione del ventricolo sinistro (cardiopatie congenite, difetti congeniti del metabolismo, ecc) sono state escluse con mezzi adeguati. In definitiva l'infezione da Enterovirus come causa di miocardite e lo shock cardiogeno dovrebbe essere preso nelle diagnosi differenziale nei neonati.

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