Le malattie respiratorie, principalmente il tumore ai polmoni causato dal fumo e l’asma e bronchite cronica-enfisema polmonare fanno registrare in Veneto numeri sempre più preoccupanti: ogni anno si stima che muoiano per tumori delle vie respiratorie circa 4 mila 500 persone; sono almeno 200 mila i cittadini che soffrono di broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), a cui aggiungere varie migliaia di persone che vengono colpite da malattie respiratorie infettive (polmonite e tubercolosi le più importanti) e dalle apnee ostruttive. Un quadro che ha spinto la Regione Veneto ad attivare un tavolo tecnico al quale hanno partecipato alcuni pneumologi in rappresentanza delle tre maggiori Società Scientifiche di area respiratoria (Aimar- Associazione Interdisciplinare per lo studio della malattie Respiratorie; Aipo – Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri; Simer – Società Italiana di Medicina Respiratoria); il Direttore dell’Agenzia Regionale Socio Sanitaria Antonio Compostella ed i responsabili dei diversi uffici tecnici della sanità regionale. L'obiettivo è quello di arrivare alla definizione di un nuovo Progetto Obiettivo specifico, sulla falsariga di quelli già nati sul diabete e sulla salute mentale, coinvolgendo tutti i settori sanitari interessati: l’ospedale, le Ulss, gli specialisti, i medici di medicina generale. Anche in questo caso si tratterà di costruire una vera e propria rete, basata su uno strettissimo rapporto tra ospedale e territorio, ed un percorso integrato di prevenzione, diagnosi e cura, tenendo conto che buona parte di queste malattie finiscono per inserirsi nell’area della cronicità, con un livello notevolissimo di impegno per il sistema di salute pubblica e con costi sociali elevatissimi”.
Gli esperti hanno calcolato che i costi sociali della sola BPCO costituiscano almeno il 6% dell’intera spesa sanitaria, con un costo annuo per paziente di circa 3 mila euro. Si tratta, per il Veneto, di una spesa sanitaria di circa 300 milioni di euro, ai quali aggiungere oltre 200 milioni collegati all’asma bronchiale. Gli pneumologi presenti al Tavolo Tecnico tenutosi in Regione hanno prodotto un loro documento, che ora sarà oggetto di approfondimento e confronto con gli esperti regionali.
Esame analizza 32 proteine ed è in grado di predire chi ha più probabilità di aver bisogno di cure o di morire per queste patologie
Lo rivela un ampio studio presentato al Congresso della European Respiratory Society (ERS) a Vienna da Anne Vejen Hansen dell'Ospedale Universitario di Copenaghen
I pazienti che hanno ricevuto un trattamento diretto dallo pneumologo hanno avuto un minore utilizzo successivo dell'assistenza sanitaria per malattie respiratorie rispetto a quelli che hanno ricevuto cure abituali
Lo ha accertato uno studio internazionale in collaborazione fra l'Università francese Paris-Saclay, e quelle di Padova, Napoli Federico II e altri atenei stranieri
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