I virus respiratori hanno un ruolo importante nelle esacerbazioni acute della BPCO (AE-BPCO), anche se sono ancora da chiarire i meccanismi base in grado di attivare la risposta infiammatoria nelle esacerbazioni virus-positive. Presso il “Dept. of Pneumology, Allergology and Sleep Medicine, Medical Clinic III, della University Hospital Bergmannsheil, a Bochum in Germania, sono stati studiati CRP, IL-6, IL-8, IL-10, IFN-gamma, le cellule ematiche e le cellule del muco bronchiale in pazienti con esacerbazioni acute (n=36) e pazienti con malattia stabile (n=20), ed i parametri correlati alla presenza di virus nelle secrezioni respiratorie.
E’ stato osservato un significativo aumento di CRP sistemico e del numero assoluto dei leucociti ematici in pazienti AE-BPCO. I livelli di IL-6 e di eosinofili nel muco tendono ad essere più alti durante l’esacerbazione. In pazienti con presenza di virus respiratori nel lavaggio nasale, la produzione locale di IL-6 è apparsa significativamente aumentata dall’analisi del muco, la FEV1 significativamente diminuita ed entrambe i parametri inversamente correlati a ciascun altro. I dati conclusivi di questo studio hanno supportato precedenti risultati confermando una aumentata infiammazione sia locale che sistemica nelle esacerbazioni acute della BPCO. Nelle esacerbazioni virus-associate, IL-6 aumenta significativamente ed è negativamente correlata a FEV1 indicando una relazione tra infiammazione virus-indotta ed ostruzione delle vie aeree.
Esame analizza 32 proteine ed è in grado di predire chi ha più probabilità di aver bisogno di cure o di morire per queste patologie
Lo rivela un ampio studio presentato al Congresso della European Respiratory Society (ERS) a Vienna da Anne Vejen Hansen dell'Ospedale Universitario di Copenaghen
I pazienti che hanno ricevuto un trattamento diretto dallo pneumologo hanno avuto un minore utilizzo successivo dell'assistenza sanitaria per malattie respiratorie rispetto a quelli che hanno ricevuto cure abituali
Lo ha accertato uno studio internazionale in collaborazione fra l'Università francese Paris-Saclay, e quelle di Padova, Napoli Federico II e altri atenei stranieri
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