La terzietà del medico fiscale

Da tempo l'associazione nazionale medici fiscali INPS (ANMEFI), assieme alle varie questioni che stanno coinvolgendo la categoria dei professionisti rappresentati, sta cercando di affrontare un tema piuttosto complesso e multiforme, sotto molti punti di vista: quello della terzietà del medico fiscale.

Terzietà che non determina solo l'indipendenza del professionista rispetto al datore di lavoro (come previsto dalla fondamentale fonte legislativa che affronta il tema, ovvero lo Statuto dei Lavoratori), ma anche l'autonomia rispetto all'Ente INPS. Autonomia che, almeno in alcune funzioni fondamentali di questa tipologia di sanitario, prescinde dalla natura del suo rapporto con l'Ente, e dal relativo inquadramento “contrattuale” tra le parti (come è tutt'ora o come andrà a determinarsi in futuro).

L’associazione, dopo un insieme di pareri richiesti ed una serie di confronti, ha ritenuto opportuno rivolgersi a dei professionisti pur di sistematizzare alcune riflessioni sull’argomento, poco o niente trattato nel campo medico e della medicina fiscale in particolare. L'avv. Marco Nicolai del foro di Gorizia ha realizzato un lavoro che cerca di individuare il fondamento giuridico dei concetti illustrati partendo dai principi generali dell'ordinamento, per poi analizzare il problema sotto le tre prospettive fondamentali che caratterizzano la medicina fiscale: diritto del lavoro, diritto alla salute e imparzialità dell'azione amministrativa.

Il contributo, più che inserirsi nelle questioni più contingenti (seppure spinose) riguardo le condizioni sociali ed economiche della categoria, individua le basi teoriche e gli spunti generali su cui poggiare la discussione, ricavandone uno strumento di rilevante utilità per affrontare i prossimi dibattiti sulla medicina fiscale INPS.

Cliccando qui sarà possibile consultare e scaricare lo studio dell'Avv. Marco Nicolai.

Dr. Claudio Palombi – Presidente ANMEFI