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Ecm, il giallo dei medici cancellati. Verifiche sotto accusa

Professione Redazione DottNet | 28/07/2016 17:46

Fnomceo smentisce Consulcesi sui camici bianchi eliminati. La replica del pool di legali

Sui numeri dei medici depennati per non aver ottemperato all'obbligo Ecm, Fnomceo smentisce Consulcesi. Che a sua volta risponde contestando i meccanismi di verifica. Ma andiamo per ordine: qualche giorno fa abbiamo pubblicato un articolo (clicca qui per leggere il testo) in cui si parlava di 3500 medici competenti cancellati perché non in regola con i crediti formativi relativi al triennio 2011-2014 dopo il 30 giugno. Invece Fnomceo conferma i tagli ma solo a Pasqua 2015 mentre successivamente ci sono state diverse mediazioni da parte dell'Ordine col ministero della Salute per offrire un chance di rientro ai camici bianchi eliminati. Secondo il segretario Fnomceo Luigi Conte si è trattato di “una falsa notizia” perché sono ancora in corso le verifiche.

Dalla ricostruzione fatta, a mezzo stampa, dal Segretario Generale della FNOMCeO Luigi Conte, replicano in Consulcesi, si intuisce una difficoltà nei meccanismi di verifica che rende complesso avere numeri precisi. «Noi stessi – commentano da Consulcesi – abbiamo avviato un ragionamento basandoci sul fatto che solo pochi giorni fa il Ministero della Salute ha chiesto agli Ordini un accertamento su 6500 posizioni, quando ad aprile 2015 i media davano notizia di 5mila medici competenti depennati, su un totale 10mila.

Seguendo da vicino il caso sapevamo anche che era stata proprio la mediazione della FNOMCeO a convincere il Ministero a concedere un’altra proroga, scaduta il 30 giugno scorso, per mettersi in regola».
 
Alla luce di una situazione dai contorni da chiarire, cosa ora affidata appunto agli Ordini, Consulcesi concentra l’attenzione sui medici. «Ben vengano le verifiche, ma ai medici vanno dati gli strumenti giusti per rispondere all’obbligo di legge».  Consulcesi suggerisce anche di introdurre, sempre all’interno del sistema ECM, nuovi principi incentivanti all’insegna della premialità, come sta già avvenendo ad esempio nell’ambito della RC Professionale con diverse compagnie assicurative orientate a concedere bonus a chi è in regola e, viceversa, aumentare i premi, e quindi il costo della polizza, in caso di mancato raggiungimento dell’obiettivo formativo ECM.

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 «L’incertezza sui numeri, i meccanismi di verifica da ottimizzare e, più in generale, un sistema di aggiornamento continuo da rendere più efficiente e trasparente, rischiano di penalizzare soprattutto i medici: sia quelli che rispondono all’obbligo ECM senza avere riscontri meritocratici, sia quelli che potrebbero risultare esclusi ingiustamente». «Ad ogni modo – ribadisce Consulcesi – sarà necessario che gli accertamenti, e le conseguenti sanzioni, avvengano in maniera lineare e trasparente. Anche in questo caso saremo pronti a verificare eventuali irregolarità e avviare ricorsi a tutela di chi sarà ingiustamente depennato dall’albo. Questo vale non solo per i medici competenti, ma per tutti i colleghi vista la forte attenzione che si registra sul tema per tutta la categoria. Come sempre – conclude Consulcesi –, ci mettiamo a disposizione della FNOMCeO, e degli altri organi istituzionali preposti al tema, con l’intento di collaborare, attraverso proposte ed iniziative, tese a rendere sempre più efficiente il sistema dell’aggiornamento continuo attraverso metodologie innovative e trasparenti per la verifica del livello formativo dei medici italiani, nell’interesse di tutta la categoria».

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