Canali Minisiti ECM

Le emozioni tra cervello maschile e femminile

Psichiatria Redazione DottNet | 17/02/2018 15:42

E' un altro passo in avanti verso le terapie su misura

Il cervello maschile e quello femminile lavorano a un ritmo diverso, specialmente quando ci sono in gioco le emozioni. La scoperta, pubblicata sulla rivista Scientific Reports, è stata possibile grazie all'intelligenza artificiale e apre la strada a cure personalizzate per i disturbi neurologici e psichiatrici, che tengano conto anche delle differenze di genere. Il risultato si deve alla collaborazione tra l'Olanda, con l'Università di Twente e l'Istituto di Neuroscienze di Nimega, e la Svizzera, con l'università di Zurigo.

Era già acquisito da precedenti ricerche che il cervello femminile sia più capace di riconoscere le emozioni. Ma naturalmente nemmeno l'occhio del più bravo neurologo può accorgersene. Lo hanno invece dimostrato i segnali elettrici che vengono emessi dal cervello, misurati con un'elettroencefalografia. E poi l'aiuto decisivo dell'intelligenza artificiale, che ha analizzato i dati provenienti da 1.300 elettroencefalografie. "Un mio maestro di molti anni fa - dice Francesco Papaleo, dell'Istituto Italiano di Tecnologia (Iit) di Genova - mi diceva che il cervello dell'uomo e della donna sono completamente diversi.

pubblicità

Ci sono delle basi biologiche che supportano questa evidenza. Questo non vale sole per le emozioni ma anche per molte patologie psichiatriche: i sintomi nell'uomo e nella donna sono distinti: l'uomo è più aggressivo, la donna un po' più introspettiva. Questa differenza è un riflesso, perché anche a livello biologico il network cerebrale è diverso". Quindi anche quando si affronta una malattia psichiatrica si deve considerare se la persona da trattare sia maschio o femmina. "Non è importante soltanto il sesso, ma anche il periodo dello sviluppo - prosegue Papaleo - perché si è visto, ad esempio, che se esaminiamo degli adulti, uomo e donna sono diversi. Ma dopo la menopausa le donne cominciano a essere ancora diverse rispetto a quando erano adulte perché il sistema ormonale cambia.

Accade qualcosa di analogo se guardiamo al periodo che precede l'adolescenza. Molta di questa biologia legata ai generi è collegata anche al ciclo ormonale perché ci sono ormoni che sono presenti e distinti dall'adolescenza fino alla menopausa. Naturalmente - conclude - tutto questo aiuta per la costruzione di terapie personalizzate".

Fonte: Scientific Reports

Commenti

Rispondi

I Correlati

Studio Usa, manca il supporto alla genitorialità

La qualità delle relazioni sociali può aiutare nel passaggio tra infanzia e adolescenza

Chieste più risorse, più personale, più sicurezza

De Leo: “Oltre all’ageismo, vi è una vera e propria epidemia dei paesi occidentali che contano il 30% degli anziani afflitti da solitudine cronica e il 10% da una forma molto severa, che porta alla depressione e poi in alcuni casi proprio al suicidio

Ti potrebbero interessare

Studio Usa, manca il supporto alla genitorialità

La qualità delle relazioni sociali può aiutare nel passaggio tra infanzia e adolescenza

“L’autismo è correlato all’età sempre più avanzata dei neo genitori, soprattutto di quella paterna, perché il Dna dello spermatozoo cambia, anche a causa dello stress”

Madeo: “È importante sottolineare che l’ADHD si nasconde dietro i comportamenti di tutti i giorni, in specifiche situazioni e attività in cui il soggetto è impegnato. Questo disturbo si individua soltanto ponendo le giuste domande"

Ultime News

Il primo appuntamento partenopeo si inserisce nella fase pilota del Progetto per un programma di screening nazionale nella popolazione pediatrica delle due patologie, promosso dall'Istituto Superiore di Sanità su incarico del Ministero della Salute

Greco (S.I.d.R.): “Prevenzione decisiva a supporto di genetica e stili di vita”

"Epidemia tra i mammiferi è un passo avanti verso l'uomo, non uno ma più ceppi si stanno adattando"

Benefici ottimali facendo 6-10 piani a piedi al giorno