Nel tempo meno fattori di rischio per malattie cardiovascolari
L'allattamento al seno ha risvolti positivi a lungo termine oltre che per i bambini anche per le mamme, il cui cuore è più protetto. In coloro che non hanno pressione alta e allattano al seno per almeno sei mesi sono migliori rispetto a chi non l'ha mai fatto alcuni indicatori di salute cardiovascolare, come il colesterolo 'buono' Hdl che aumenta e i trigliceridi che invece si abbassano. Emerge da uno studio dell'Università di Pittsburgh, che sarà presentato all'American College of Cardiology's 67th Annual Scientific Session.
Per la ricerca sono state prese in esame 678 donne incinte al momento in cui sono state arruolate per l'analisi. Le partecipanti allo studio hanno poi preso parte anche a una valutazione sulla salute successiva, da sette a 15 anni dopo. Durante questa valutazione è stato chiesto loro per quanto tempo avessero allattato al seno dopo ogni gravidanza e i ricercatori hanno misurato la pressione sanguigna, il colesterolo, i trigliceridi e il diametro e lo spessore dell'arteria carotide. Questi fattori sono comunemente usati per valutare il rischio di malattie cardiache perché forniscono un'allerta tempestiva su potenziali problemi in pazienti che non hanno ancora malattie. L'analisi dei dati ha permesso di rilevare che le donne con pressione sanguigna normale durante la gravidanza che avevano allattato per sei mesi o più mostravano livelli significativamente più alti di HDL, il colesterolo "buono", trigliceridi più bassi e uno spessore dell'arteria carotide più sano rispetto a quelle che non avevano mai allattato al seno.
Secondo Malamo Countouris, autrice dello studio, un'ipotesi è che l'allattamento al seno aumenti l'espressione dell'ossitocina, che può abbassare la pressione sanguigna.
fonte: ansa
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