Per lo studio sono state reclutate 494 donne sane
Le donne incinta che sviluppano la pressione alta in gravidanza o per le quali avviene una restrizione di crescita fetale (la crescita del bambino che portano in grembo cioè rallenta o si ferma prima della nascita), possono avere il cuore che pompa meno sangue ad ogni battito. Questa differenza cardiovascolare è preesistente e nonostante si verifichi la funzione cardiaca e la circolazione sanguigna sono ancora comunque in una gamma di normalità. Lo rileva uno studio condotto dall'Imperial College di Londra e dai ricercatori delle università di Bristol e Cambridge, pubblicato su Hypertension. Si ritiene che la gestosi o preeclampsia, una condizione per la quale si sviluppa la pressione alta in gravidanza, e la restrizione di crescita fetale abbiano cause simili e sono state precedentemente associate ad anomalie nello sviluppo della placenta.
Tuttavia, i risultati suggeriscono che le donne che sviluppano le condizioni potrebbero presentare differenze cardiovascolari preesistenti, cosa che potrebbe aprire nuove vie per la prevenzione e il trattamento. Per lo studio sono state reclutate 494 donne sane, che speravano di rimanere incinte nell'anno successivo. Di queste, 218 sono effettivamente andate incontro a una gravidanza e si sono rese disponibili per delle analisi. Tra queste gestazioni, 15 sono state influenzate da preeclampsia o da ridotta crescita fetale. I risultati hanno rivelato che, sebbene il cuore e la pressione sanguigna delle donne con le due condizioni fossero ancora in un range sano, i loro cuori pompavano il 16% in meno di sangue al minuto rispetto a quelle che avevano gravidanze sane, e i loro vasi sanguigni erano il 17% più resistenti al flusso sanguigno. Sono necessari studi più ampi per confermare i risultati.
fonte: Hypertension.
Lo rivela lo studio, pubblicato su Cardiovascular Research, condotto dai ricercatori dell'Irccs San Raffaele di Roma con l'Università di Roma La Sapienza e l'Università di Napoli Federico II
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