Canali Minisiti ECM

Farmaco contro la febbre può ridurre il rischio di tumore ovarico

Farmaci Redazione DottNet | 08/10/2018 15:34

Ricerca Usa sul ruolo dell'acido acetilsalicilico

Assumere quotidianamente (a basso dosaggio) l'acido acetilsalicilico, un'antinfiammatorio solitamente usato per combattere l'influenza, potrebbe aiutare le donne a ridurre il rischio di sviluppare un tumore ovarico.  E' quanto emerge da uno studio statunitense condotto dal Moffitt Cancer Center che è stato pubblicato su Jama Oncology. La ricerca ha dimostrato come il rischio sia inferiore del 23%. Il segreto sarebbe tutto nella bassa dose e proprio sul principio attivo: gli studiosi hanno infatti scoperto come le donne forti utilizzatrici di antinfiammatori non steroidei (come l'ibuprofene o il naprossene) avevano un rischio più elevato di sviluppare il cancro ovarico.

Sono state studiate 200mila donne, di cui 1.054 avevano sviluppato un cancro ovarico. L'analisi ha rilevato che l'uso di acido acetilsalicilico a basse dosi era associato a un minor rischio di cancro ovarico, mentre l'uso dello stesso principio attivo a dose standard non lo era. Al contrario, i dati hanno mostrato che le donne che assumevano per lungo tempo altri farmaci antinfiammatori non stereoidei avevano un rischio maggiore. Lo studio è nella sua prima parte. Dunque, spiega Shelley Tworoger, ricercatrice che ha condotto l'analisi, "non siamo nella fase in cui possiamo fare la raccomandazione che l'uso quotidiano di "acido acetilsalicilico" diminuisca il rischio di cancro ovarico. Abbiamo bisogno di fare più ricerche".

pubblicità

fonte: Jama Oncology

Commenti

I Correlati

A base di 17-Ohpc, sono usati anche per prevenire l'aborto

Protocollo di sperimentazione SIOOT con l’Università Cattolica di Roma per confermare l’efficacia dell’ozonoterapia nel trattamento delle infezioni sostenute da batteri resistenti

“La lotta al fenomeno delle carenze passa anche attraverso il riconoscimento delle necessità di rendere economicamente sostenibili molti farmaci essenziali. Siamo al lavoro su questo aspetto”

La riduzione del rischio di MACE è stata raggiunta indipendentemente dal livello di peso basale, dall'indice di massa corporea (BMI), dalla circonferenza vita e dal rapporto vita/altezza

Ti potrebbero interessare

A base di 17-Ohpc, sono usati anche per prevenire l'aborto

La riduzione del rischio di MACE è stata raggiunta indipendentemente dal livello di peso basale, dall'indice di massa corporea (BMI), dalla circonferenza vita e dal rapporto vita/altezza

Allo studio nuovi sistemi di nanoparticelle per contrastare lo sviluppo di biofilm microbici responsabili di gravi infezioni

Prima tranche per la riforma che riguarda milioni di malati

Ultime News

Eleonora Selvi, Presidente Fondazione Longevitas: Il 90 per cento degli adulti è a rischio di sviluppare il Fuoco di Sant’Antonio. La prevenzione vaccinale è investimento nel futuro sostenibile della nostra società sempre più longeva

Rimosse 5 combinazioni e aggiunte 4 nuove combinazioni di patogeni resistenti agli antibiotici

Giodice: “Quella che vivono quotidianamente le persone affette da Esofagite Eosinofila o altre patologie gastrointestinali eosinofile è una vera e propria odissea, alla ricerca di cure, ricerca e sostegno che faticano ad arrivare da parte delle Istit

A base di 17-Ohpc, sono usati anche per prevenire l'aborto