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L-metionina associata agli estratti di Hibiscus sabdariffa e Boswellia serrata nella riduzione dei sintomi delle UTI ricorrenti

Urologia Andrea Militello | 25/10/2018 15:03

Riporto i risultati di un interessante lavoro riguardante il problema delle infezioni urinarie e la antibiotico resistenza.

Obiettivo: valutare l'efficacia di una combinazione fitoterapica di L-Metionina associata a Hibiscus sabdariffa e Boswellia serrata per il trattamento degli episodi acuti di infezioni del tratto urinario non complicato (UTI) nelle donne affette da UTI ricorrenti.

Materiali e metodi: in questo studio clinico randomizzato di fase III, le donne adulte con UTI non complicata sono state arruolate in uno dei seguenti gruppi di trattamento: Gruppo A: combinazione 1 a base di fitoterapie al mattino e 1 compressa alla sera per 7 giorni; Gruppo B: trattamento antibiotico a breve termine in base alle raccomandazioni delle linee guida internazionali. Al basale, tutti i pazienti sono stati valutati da un urologo e questionari sulla qualità della vita (QoL) e sulla coltura delle urine a flusso medio. Le stesse indagini cliniche e di laboratorio sono state ripetute ad ogni visita di follow-up.

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Risultati: Quarantasei pazienti sono stati arruolati nel gruppo A e 47 nel gruppo B. Al primo follow-up (30 giorni), entrambi i gruppi hanno mostrato un miglioramento statisticamente significativo dei punteggi di qualità della vita rispetto alla valutazione di base [Gruppo A: ( QoL 94.3 VS 98.5 p <0.001); Gruppo B: (QoL 94,5 VS 98,7 p <0,001)]. Un miglioramento rispetto al basale è stato anche osservato nella seconda valutazione di follow-up dopo 3 mesi [Gruppo A: (QoL 94,3 VS 99,1 p <0,001); Gruppo B: (QoL 94,5 VS 98,1 p <0,001)]. Alla seconda visita di follow-up, è stata riportata una differenza statisticamente significativa nella QdV tra i due gruppi (99,1 VS 98,1; p <0,003) e una transizione da UTI a batteriuria asintomatica (ABU) è stata osservata 12 su 46 (26%) pazienti nel gruppo A, mentre nessun paziente nel gruppo B ha dimostrato ABU (p = 0,007).

Conclusioni: è stato dimostrato che questa combinazione fitoterapica è in grado, rispetto al trattamento antibiotico, di migliorare la qualità della vita dei pazienti, riducendo i sintomi in sede acuta e prevenendo le recidive. È interessante notare che una percentuale significativamente più alta di pazienti nel gruppo di fitoterapia aveva ABU dopo tre mesi. I nostri risultati sono di grande interesse per una prospettiva di gestione antibiotica.

Fonte: https://doi.org/10.4081/aiua.2018.2.97

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