L'indirizzo è verso una terapia personalizzata in cui il medico dovrà scegliere il farmaco giusto per il paziente giusto
Per la sclerosi multipla ci sono ormai 17 farmaci a disposizione, ma sta al medico scegliere quello giusto, personalizzato sul paziente, che non necessariamente è l'ultimo arrivato. E' quanto è emerso dal simposio "Luci e ombre del nuovo orizzonte terapeutico nella sclerosi multipla", organizzato dall'azienda Teva Italia nell'ambito del congresso della Società Italiana di Neurologia. "Per la sclerosi multipla mai come adesso c'è una grande scelta di terapie: si parla di 17 farmaci, un armamentario molto importante che permetterà di controllare in molti casi la progressione della disabilità", ha spiegato Claudio Gasperini, neurologo dell'Azienda Ospedaliera S. Camillo Forlanini di Roma.
"Ci indirizziamo - ha aggiunto - verso una terapia personalizzata in cui il medico dovrà scegliere il farmaco giusto per il paziente giusto. E' importante, anche in un'ottica di arrivo dei biosimilari, dare la possibilità al neurologo di avere una libera scelta, e dare la possibilità al paziente di continuare un farmaco che fino a questo momento è stato efficace e sicuro". Molto spesso i test clinici dei farmaci, ha spiegato Alice Laroni dell'università di Genova, non sono sufficienti a verificare l'assenza di effetti collaterali significativi. "I trial sono fondamentali per valutare l'efficacia - ha affermato - ma in alcuni casi servono più persone di quelle testate per vedere gli effetti avversi".
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