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Contratto medici, pronta una class action e la denuncia a Strasburgo

Sindacato Redazione DottNet | 16/12/2018 20:11

Quici (Cimo), manca la volontà negli interlocutori: ne prendiamo atto

Per il mancato rinnovo del contratto collettivo dei medici della sanità pubblica, potrebbe partire presto una class action e un appello alla Corte Europea dei diritti dell'uomo. Ad annunciarlo, in una nota stampa, è il sindacato dei medici Cimo, che torna a puntare l'attenzione su uno dei temi oggetto dello sciopero dello scorso 23 novembre.  La denuncia, spiega il sindacato, ha il suo principale fondamento nella violazione dei diritti dei lavoratori e nella mancata applicazione delle indicazioni della sentenza della Corte Costituzionale n.178/2015, che stabiliva come illegittimo il blocco contrattuale dei dipendenti pubblici in atto dal 2010.

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Le iniziative giudiziali di Cimo chiameranno in causa rispettivamente l'agenzia negoziale ARAN, le Regioni e lo Stato italiano, "al fine di ottenere la loro condanna al risarcimento di tutti i danni che sono derivati e tuttora permangono a seguito della mancata stipula del contratto di lavoro per la dirigenza medica e sanitaria". A tale condizione di blocco stipendiale, si aggiunge anche l'aggravante di condizioni di lavoro in costante carenza di organico e di turni di lavoro spesso insopportabili.  "Prendiamo atto - spiega il presidente nazionale di Cimo, Guido Quici - della mancata volontà di firmare un dignitoso contratto e di riconoscere i diritti dei medici, dell'inconsistenza della mediazione dell'ARAN, e del comportamento poco trasparente delle Regioni rispetto alle risorse da accantonare per legge. Una condotta delle istituzioni che ora dobbiamo denunciare in sede non solo nazionale, ma anche europea".

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