Via libera alle convenzioni anche ai senza titolo e Pronto Soccorso ai non specialisti
Il Dl Semplificazioni all' esame del Senato prevede una tripletta di soluzioni per tamponare il rischio desertificazione in medicina generale e nei servizi di emergenza-urgenza del Servizio sanitario nazionale. Di fatto, aprendo al convenzionamento di chi non ha ancora conseguito il titolo, ammettendo i 'precari' e, per l' ennesima volta, consentendo di lavorare in Pronto soccorso anche a non specialisti nella disciplina. Il nuovo testo dell' articolo 9, emendato dalle commissioni Affari costituzionali e Lavori pubblici, disciplina innanzitutto l' assegnazione degli incarichi convenzionali anche agli iscritti al corso in medicina generale non ancora diplomati, con eventuale revoca in caso di mancato conseguimento del diploma e in via subordinata rispetto ai colleghi gia' diplomati e agli altri che abbiano diritto all' inserimento in graduatoria regionale.
Rossi: “È impossibile far rientrare in un codice una patologia specifica e spesso è multifattoriale. Questa è una assurdità che va condannata ed evitata con ogni mezzo”. Cimo-Fesmed: “Auspichiamo più interventi strutturali”
Testa: “Tagliare le prescrizioni non è la soluzione per far risparmiare lo stato, anzi, vorrebbe dire meno visite, meno controlli e più patologie nel futuro"
Onotri: "Mentre si esercita una forte pressione sui medici, si concede ai farmacisti di prescrivere analisi a carico del Servizio Sanitario Nazionale in assenza di una qualsiasi indicazione clinica da parte di un medico"
Scotti: "La Medicina Generale si riconferma ancora una volta l’unico vero baluardo del Servizio Sanitario Nazionale strutturalmente adeguato a fornire ai cittadini un’assistenza di prossimità, gratuita e accessibile a tutte le fasce socio-economiche,
Scotti: "La Medicina Generale si riconferma ancora una volta l’unico vero baluardo del Servizio Sanitario Nazionale strutturalmente adeguato a fornire ai cittadini un’assistenza di prossimità, gratuita e accessibile a tutte le fasce socio-economiche,
Il rapporto Oms rileva che già oggi oltre l'85% dei medici di famiglia è dotato di sistemi potenzialmente in grado di condividere in maniera sicura le informazioni cliniche con gli altri professionisti
“Le sfide riguardanti il sistema sanitario italiano, in particolare la medicina di famiglia, sono complesse e richiedono un'ampia trattazione non riassumibili in articoli generici o comunicati stampa"
Aumenteranno le ore, dalle attuali 3 alle future 6. Gli studi dovranno essere più facilmente fruibili, non trovarsi a un terzo piano senza ascensore ma fronte strada per essere raggiungibili da tutti
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